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Viva il Cuor
di Gesù e di Maria!
Stimatissimo Signore,1
La ringrazio per la memoria che
conserva di me poverina, e godo essere dalla lettera di Lei assicurata che mi
tiene presente nelle sue preci.
A questo proposito aggiungerò un
pensiero da me letto in una lettera scritta da S. Filippo che ora sta esposta
nella sua stanza, ridotta in Oratorio a Roma.
Ei dice così: «come la barca posta entro l’acqua, quando ne ha buona quantità
viene aiutata e facilitata per giungere al porto, così l’anima viene portata
più prontamente al suo Dio con le orazioni altrui».
Faccia dunque non iscordarsi mai di
me, che tanto ne abbisogno, affine possa corrispondere meno indegnamente fia
possibile alle tante misericordie usatemi dal buon Gesù.
Col mezzo del
R.do Padre Angelo Taeri sarà stata messa in cognizione delle
buone cose da noi vedute.2
Sì, vorrei che tutte le creature ragionevoli potessero goderle; sono persuasa
che tornerebbero utili allo spirito loro.
In autunno Ella farà la sua solita
gita, così potrò vocalmente accennarle qualche cosa.
Raccomandi al Signor Polidori3 il nostro povero Istituto; dica a lui che l’ho tenuto presente nei
Santuari da me visitati, - 372 -
e che stammi molto a cuore l’apparato rosso
per cantare Messa, perché manchiamo di esso.
Lascio, persuasa non ometterà la mia raccomandazione,
perciò la ringrazio. Piena di stima e di obbligazione, mi segno
di
Lei
sorella
in Gesù
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea
Venezia il giorno 8 Luglio 1844
Allo Stimatissimo Signore
Il Signor Giuseppe Lamperti
Milano
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