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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
La ringrazio per la premura che si
prese. Ho fatto sentire a Monsignore2 quanto Ella mi ha scritto per le giovani.
Dopo aver un poco riso per gli
encomi, dissemi di scriverle che le accettiamo tutte tre,3 quando sieno di condizione civile, nonché
abbiano persuasione di santificarsi aiutando il suo prossimo e negando se
stesse, cioè la propria volontà, contente di rimettersi a quella di Dio, che
verralle manifestata dai Superiori.
Ciò si scorgerà nei pochi mesi della
prima prova, mentre ha stabilito Monsignore che quelle, che non mostrano disposizione
d’attitudine nei 6 mesi, debbano, invece di venir vestite, rimandarsi, non
attendendo prolungazione maggiore.
Pel mantenimento dei sei mesi pagheranno all’ingresso
loro. La spesa è d’una lira austriaca per cadauna giornalmente.
Inoltre vuole che i denari per la
vestizione sieno depositati o portati all’entrare nell’Istituto, affine non
avvenga ciò che è succeduto alla Cola4 ed a qualche altra. Quella poi, che potrà in
altro tempo avere la dote, disponga le cose sue con chiarezza, perché non
restino gli affari suoi inciampati.
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Qui ebbimo due Signori di
Massa Lombarda,5 che restarono
contentissimi; uno era Sacerdote, l’altro uno di quei Signori che ci accompagnò
all’Orfanotrofio.
Dessi m’imposero di tanto riverirla
unitamente al Signor Conte D. Marco. Questo facciamo tutte noi, baciando loro
la sacra mano; li preghiamo benedirci, particolarmente me che più ne abbisogno.
Mi riverisca tutti della rispettabile
sua famiglia e mi creda quella mi segno
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 10 Agosto 1844
Al Molto Reverendo Signore
Il R.do Sig. Conte D. Luca
Passi
Bergamo
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