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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Dalla vostra, segnata in data il 27
agosto, intendo che Maria Eletta2 continua a star male.
Io ne sono dolente per voi e per la
stessa pure, mentre non capisco come cotest’aria possa nuocerle, nata com’è in
Cembra.
Perciò con rincrescimento dicovi non
aver io altra tra le maestre che l’eguagliano in fortezza; per questo non posso
esporle, quasi direi, ad una infermità, mentre a voi stessa deve costare gran
pena il vederle ammalare.
Dunque sarà utile sperimentare se
s’avvezza; d’altronde quando la fatica cagionasse a Maria Eletta malattia,
bisognerebbe accertarsi che non fa pel nostro Istituto, perché gli individui
componenti lo stesso in una o nell’altra maniera devono affaticare
continuamente.
Sono inoltre sorpresa in udire dalla
vostra che stavate aspettando nuova decisione da me. Ditemi, carissima, non vi
eccitavo forse rendermi conto, se qualche ragionevole motivo vi obbligava
disporre altrimenti che venire? Come dunque attendevate da me nuove
disposizioni?3
Vedremo in seguito come si mette
Maria Eletta, e da ciò dipenderà il vostro venire o no. Vorrei potervi dare
aiuto, ma sono impotente.
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La Faroni4 è morente; la Gavazzi,5 benché stia poco bene, l’ho mandata in Padova colla speranza che
quell’aria le giovi.
A Genova pure, nonché a Roma6 le Suore sono dal Signore visitate. Benediciamolo adunque senza
perderci di coraggio.
Benché mi senta male nella gola e
petto, pure questa notte parto per Trieste, perché sono pressata da una lettera7 di visitare Sua Maestà l’Imperatrice.
Fate i miei doveri con tutti cotesti
buoni Religiosi e colle Suore.
La Serafina8 potrà
rinnovare i suoi voti colla giornata 24 corrente, nella quale noi pure li
rinnoveremo.
Assisteteci colle vostre orazioni e
credetemi
Vostra
Aff.ma Madre
Suor Maria Rachele Guardini
Venezia il giorno 8 7bre9 1844
Alla Stimatissima Signora
La Sig.ra
Annunciata Cocchetti
Capo di Ponte – Valcamonica
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