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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mie Dilettissime,1
Le vostre lettere mi trovarono
assente; questa è stata la causa del mio silenzio. Ho visitato Sua Maestà
l’ottima Imperatrice che, piena di bontà, ci accolse cortesemente, mostrando la
più viva compiacenza in udire come progrediscono bene gli affari di questa
Casa. Ha pure goduto intendere la conformità stabilita in Roma.2
Ecco le varie cose che avvengono nel
corso della vita! Consolate pel mio felice ritorno, abbiamo avuto la
dispiacenza d’intendere che Maria Catterina3 trovasi ammalata.
Benediciamo, carissime, Iddio. Sì,
Egli di noi si ricorda, mentre qui c’è la Faroni4 e Maria
Elena,5 che stanno male.
Perciò immaginarvi potete quanto siamo affollate di affari.
A causa di ciò ho supplicato la
Signora Lucrezia Gidini, sorella del defunto Canonico,6 perché conduca costì la Laffranchi,7 e riceverà essa la Gavazzi.
Nulla trasporterà seco di mobiglia,
eccetto gli abiti e le scarpe, lasciando tutto costì per la Laffranchi.
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Fate i miei doveri con
Monsignore,8 con coteste
buone Religiose,9 che tutte
prego ricevere dalla mano di Dio quello dispone sopra di noi.
Tanti saluti alla Melchiori;10 ditele che sento vivamente le sue pene; desidero
le porti con rassegnazione, acciò possa meritare
la Vostra
Aff.ma Madre
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 9 7bre 1844
A Suor Maria Vincenza Baroldi
nel Convento di S. Pietro – Padova
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