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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
L’ottimo nostro Superiore mi ha fatto avere la sua lettera,
segnata per lui nella giornata di ieri.2
Dessa mi ha destato una gran pena, mentre
avrei sempre bramato che cotesta Casa, dalla quale noi ricevemmo vita, stasse a
tutte le altre unita, e godessimo così della bella dilezione tanto cara e da me
desiderata.
Inoltre Le dico ingenuamente ch’io
ero persuasa ch’Ella fosse posta in cognizione di tutto quello [che] per
maggior bene si stava facendo in Roma (ricordando anche d’aver ciò mostrato
essere necessario, in udendo colà leggere il progetto che insinuato fu alla
Santa Sede) stante che temevo l’adesione sua.
Frattanto io non lascerò di pregare
Dio, affine – s’è possibile – possiamo starci uniti, e conformati; ma comunque
il Signore avesse a disporre le cose, io prego la di Lei carità e così la mia
buona Madre tenermi sempre quale io
sono, benché indegna, figlia loro, e non mi neghi, La prego, la consolazione di
qui averla, venendo in Venezia. Ella supplico anzi raccomandarmi a Dio in
particolare nella giornata 24 corrente, dì che noi rinnoveremo i Santi Voti.
Piena di estimazione, mi segno di Lei
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva ed indegna Figlia
Suor
M. Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea – Venezia il 17
Settembre 1844
T.p. Venezia 18 Set. –
Vicenza 19 Set.
Al Reverendissimo Monsignor Antonio Farina –
Vicenza
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