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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Con sommo piacere ho ricevuto la sua
lettera e godo udire in essa come il giorno dedicato alla Bambinella Maria sia
stato quello per Lei decisivo.
Non lo dimentichi mai, affine di
crescere sempre più in amore verso Maria. Persuasa intanto che non lascerà
sfuggire occasione onde mostrarle sua gratitudine, la supplico tener me pure,
benché indegna, presente.
Sì, quantunque abbia molto a
rimproverarmi, tuttavia desidero ardentemente che la mia divozione sia con sì
cara Madre non superficiale, ma effettiva, per cui presti parlassero in me i
fatti che le espressioni.
Ella, già spero, mi avrà inteso. Ah,
le virtù da Maria praticate siano impresse nel mio cuore! Per carità, me le
preghi, carissima, ed io ripeto la mia promessa; sì, particolarmente dimanderò
a Dio quelle grazie che le abbisognano per divenire una gran santa.
Io conservo pensiero di rivederla in
8bre, piacendo a Dio si avvererà. Favorisca riverirmi la buona compagnia in cui
si trovava, quando la vidi.
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La giovanetta Tonina mi
piacque abbastanza, eccettuata (parlo con Lei liberamente sicura di giovare
alla stessa) la poca gravità che mostra nel modo esterno, come ho veduto in
essa troppa trascuratezza in tenersi, mentre aveva l’abito scuro cucito in
bianco.
È vero che non sono queste cose
d’importanza pel cielo, ma siccome noi abbiamo educazione, sconverrebbe affatto
che le destinate ad instituir le fanciulle non dessero coi fatti l’esempio.
Perciò Lei, mia cara, potrà esserle
molto utile, tanto assistendola collo studio e lavori, come procurando renderla
pulita ed esatta nelle cose tutte che farà.
Ho raccomandato alla detta di
esercitarsi molto nella santa umiltà ed annegazione di se stessa, essendo
queste due virtù assolutamente necessarie, se vuol appartenere alla nostra
povera Congregazione.
Divenuta maestra con approvazione
governiale, tratteremo pel suo qui entrare, assicurandola [che] farò il
possibile, acciò possa effettuare sua brama.2
Piena di sentimento per Lei, mi segno
umilissima
in Gesù sorella
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 20 7bre 1844
Alla Stimatissima Signora
La Signora Elisabetta Vaccari
Lendinara
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