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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Vengo con questa mia per ringraziarla
essere concorso, la giornata 24, col suo pensiero a noi. Spero che ad esso avrà
unito le sue preghiere, affine ottenerci quello che abbisogniamo.
In particolare la supplico non
iscordarsi mai di me poverina che tuttodì, benché taccia, violento me stessa
per obbedire, quantunque tormentata sia dal pensiero di perdermi reggendo:
pensiero che mi fa passare triste le notti, piangendo e pregando misericordia
dal buon Gesù, pel quale solo sostengo il peso, contenta sotto esso anche
morire; nulla però lasciando, per conservarmi attiva per suo amore.
Il Signor Farina risposemi2 che, venendo a Venezia, senza dubbio verrà da me, toccando nella
stessa ciò che a Monsignore3 scrisse.
Compiuta la visita,4 ho dato ad esso nuove5 del
contentamento mostrato da Sua Eminenza,6 senza però fargli tenere la lettera che a Lei dirigo.7
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Ho pure fatto sentire
gratitudine per la promessa che fammi di qui venire, dicendogli sperar io non
siensi ben intesi con Lei, mentre la sostanza delle Regole non è minimamente
cambiata.
Ho ricevuto anche lettera da Monari,8 che da agosto a questa parte si è stato in
letto a causa d’infiammazione, provando inoltre altra pena pel testamento del
Signor Monteventi, che cercavano farglielo mutare.9
Desso Signor Priore riverisce tanto
Lei quanto il Signor Conte Marco.
Mi hanno scritto anche le Suore di
Certaldo10 e mostransi contente di ciò che io annunciai
loro.11
Piena di rispetto, le bacio la sacra
mano, pregandola della carità di benedirmi
Umilissima Dev.ma
Obbl.ma Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 28 7bre 1844
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Signor Conte D.
Luca Passi
Bergamo
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