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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Ho desiderato prima d’ora scrivervi,
affine di annunciarvi la visita che abbiamo avuta dell’Eminentissimo nostro
Cardinale,2 che ha mostrato
di essere molto contento di noi, ma piacque al Signore tenermi da più giorni in
letto, però sono ora in sufficiente salute; tuttavia, dolendomi il capo, mi
servo d’altra mano per significarvi che il nostro buon Iddio ha tolto quaggiù a
noi una edificante giovanetta,3
che da polmonìa, in età d’anni 22, ci ha lasciate comprese da divota
considerazione per lei, attese le particolari sue virtù.
Dessa era novizia, ed il giorno prima
che rinnovammo noi Suore i santi voti, ha chiesto poterli essa fare. Di cuore
accondiscendemmo alla santa sua brama, perciò li ha pronunciati piena di gaudio
nel suo patire; poi diceva essere troppo poco in confronto del bene che
attendeva.
Quantunque confidi che sia già
quell’anima bella al possesso di Dio, nondimeno supplico la carità vostra e
delle carissime figlie suffragarla, onde possa al più presto, se ancora non è
giunta, godere degli amplessi del celeste nostro Sposo.
Me pure raccomando alle orazioni di
tutte voi, mie dilettissime acciò corrisponda una volta davvero alla bontà e
misericordia che usami l’amabilissimo Gesù.
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Sua Maestà l’Imperatrice4 ci ha seco Lei trattenute forse più di tre quarti d’ora, ma con
una benignità particolare.
Questi favori sarebbero fumo,
guardandoli coll’occhio della vanità, ma in Dio e per la sua gloria goderne,
credo piaceranno a Lui pure.
Presentate i miei rispetti col
R.do Signor Curato di S. Isaia5 e con chi
voi credete. Dite tante cose per me alle Signore Gordini,6 che ho spesso presenti, ed alle ascritte alla
Pia Opera.
Bramo sapere se c’è niente di nuovo
riguardo a Sua Eminenza l’Arcivescovo.7
Persuasa che il vostro soggiorno sia
nel Costato di Gesù, vengo a visitarvi.
Coraggio, mie dilettissime, ripetiamo
con allegrezza la giaculatoria di S. Francesco d’Assisi: è tanto il bene che aspetto, che ogni pena mi è diletto.
Il Signore vi benedica, e Maria vi
tenga coperte col suo manto
la vostra nel Signore benché
indegna Aff.ma Madre
Suor M. Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea – Venezia il 13
8bre 1844
A
Suor Maria Rosa Donini
Superiora delle Suore di S.ta Dorotea
Parrocchia S. Isaia – Bologna
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