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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Per mezzo della Signora Tonina
Zanzotti, riceverete questa mia in unione ad un libro intitolato: Annali della Pia Opera.
Spero che questo lavoro potrà
impegnare cotesti Signori Parrochi ad operare con sempre maggior fervore nella
stessa.
Mi viene un pensiero ed è che
qualcuno possa credere sia esagerato quanto ha scritto il Sig. Preposito di
Certaldo,2 riguardo alla sua
Parrocchia, come il Padre Pendola3 per Siena.
Io vi assicuro che non è così, e
posso asserirlo essendomi fermata in Certaldo vari giorni, affine di godere la
compagnia delle giovani che si erano colà riunite, onde sacrarsi a Dio colla
Regola del nostro Istituto.4
Mi trovavo pure quando, nella
giornata 13 maggio, è stata unita la Compagnia tutta di Santa Dorotea, e
presentava il Signor Preposito a Monsignor Canonico Marchese Della Stufa ed ai Signori
Conti Passi la Pia Opera ordinata in drappelli, i quali ricevettero un grande
conforto da essi Molto Reverendi Signori.
Ho pure goduto la giornata 16 maggio
vedere in Siena - 527 -
congregata la Pia Opera nell’antica Chiesa di S.
Agostino,5 e benché il Padre
Pendola dice bene l’avvenuto, pure ha lasciato due circostanze, che potevano
destare nei leggitori sentimento più vivo dell’utilità che ne spera quel dotto
Pastore, come il popolo in generale.
Quantunque la residenza
dell’Arcivescovo6 fosse piuttosto lontana dalla chiesa di S.
Agostino, tuttavia seppe superare un tempaccio, affine di consolare colla sua
presenza quel numeroso popolo, che concorso era senza temerne incomodo, e stava
zitto zitto con particolare attenzione, mostrando nel volto l’allegrezza del
cuore.
Dilettissima, queste mie ragioni
altro scopo non hanno che quello di persuadere chi titubasse del vero sulla
semplicità.
Fate, mia cara, di passare questo
libro nelle mani di cotesti Signori Parrochi, acciò possano lodare Iddio.
Se potrete aggregare degli associati
a quest’Opera, mi obbligherete molto. In tal caso potreste combinare con
qualche libraio di costì, per mettersi in relazione col Signor Francesco
Spiombi libraio editore in Firenze.
Fino a questo punto vi ho trattenuto
a parlare dell’Opera comune. Godo nella certezza che piacerà questo nostro
interesse all’amabilissimo Gesù.
Ora veniamo al particolare. Come
state mia cara? E come si trovano i vostri di famiglia, la Baldessari7 e la Rover?
Sarammi oltremodo piacevole sentir
nuove di tutti. E le Figlie della Provvidenza8 quante sono? Salutatele per me, così
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ricordatemi al R.do Padre Angeli,9 Figlie della Carità, e con chi credete.
Per carità, non vi scordate della
povera mia anima; essa non sa gustare delle cose di quaggiù, ma sospira
continuamente pel suo Dio, per cui nei momenti che bei sembrano agli amatori
del mondo, con persuasione ripete quel vanitas
del Sapiente.10
La vostra sincera ed Aff.ma
sorella in G.C.
Suor Maria Rachele Guardini
Il giorno
20 8bre
sacrato alla Purità della nostra cara Madre
Alla Stimatissima Signora
La Signora Giovannina Larcher
Trento
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