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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • LETTERE 1844. 5 gennaio – 30 dicembre. nn. 801–1023.
      • 978
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

R.mo Signor Arciprete,1

La pregiatissima sua, scritta alla Bandoli, mi ha confortata, mentre assai temevo che Massa Lombarda pure fosse nel numero degli afflitti dalle acque.2

Oh la generale tribolazione ch’è questa! Parmi tutto cada sopra il mio cuore, tanta ne sento impressione. Vorrei poter tutti sollevare; allora soffrirei meno; ma oh Dio! troppo sono miserabile per questo fare.

Noi continuammo pertanto l’Esposizione del Venerabile, per mezzo di cui speravo ottenere agli sgraziati quello ch’io per impotenza non posso dare.

Ad altro spiacente trattato debbo venire. Fintanto ho creduto la Pirazzini starsi poco bene, l’ho sempre confortata, perché non s’avvilisse, ma ora si è cangiata la scena.

Da pochi giorni sono venuta in cognizione che la stessa fino dal primo istante che si è da costì allontanata, conobbe non essere chiamata per religiosa; causa di ciò subito si mise di malumore, nascondendone la cagione, quando imprudentemente si è qui accordata con una giovinetta,3 che dovrà presto ritornare in seno alla sua famiglia, tenerle compagnia, ed hanno fatto molti castelli, come si suol dire, in aria, per cui furono e l’una e l’altra poste nella loro stanza, e la guarderanno


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fintantoché saranno consegnate alle persone cui appartengono.

Varie volte ho desiderato mentire nell’opinione che mi si presenta delle persone che veggo, ma non nacquemi mai tal caso.

Godrei proprio essere stata forte, quando le scrissi che la Pirazzini non la credevo ben adatta; così avessi fatto colla sunnomata giovanetta, che non volli accogliere come provanda nelle Suore, ma per aderire al Signor Conte D. Luca l’accettai come fanciulla in educazione; risparmiata mi sarei la pena che ora provo; ma sia benedetto Iddio! Bisogna presentemente aver buon coraggio e rimediare.

Prego perciò la di Lei bontà mandare a prendere la nominata e supplire con altro individuo capace del fine ch’ebbimo, quando assunsi l’impegno.

Succedendo poi ch’essi non avessero soggetto da presentare, mi caricherò qui di una giovane, e soddisferanno come abbiamo pattuito verbalmente e così scrivemmo.4

La Bandoli si diporta bene, studia di buona voglia, e spero riuscirà.

Per la Signora Nunciatina credo potrà succedere quello che dissi della Pirazzini. Si contenti la stessa servire il Signore senza legarsi ad Istituti, e procuri di servirlo con ilarità, mentre par che serva ad un duro Padrone, piuttosto che ad un buon Padre.

Per Bologna non è ancora venuto il suo tempo; ringraziamo Iddio di quello che è stato fatto; verrà sì, verrà pure il momento.5

Desidero aver nuove chiare del bene che viene costì operato,


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frattanto non cesso di pregare il buon Iddio di benedire le sante sue intenzioni.

Favorisca, la supplicopresentare i miei doveri ai Sig.ri Amministratori6 e colla sua famiglia, e rispettosa mi segno

                                                    Umilissima Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S.ta Dorotea

Venezia il giorno 14 9bre 1844

 

Al Molto Reverendo Signore

Il R.mo Sig.  D. Emidio Foschini

Arciprete e Vicario Foraneo

LugoMassa Lombarda





1 ASDR, reg. III, pp. 185-186.



2 Per l’inondazione del basso Polesine: cf. lett. n. 987.



3 Teodora: cf. lett. n. 976.



4 Cf. doc. n. 113 A.



5 Cf. lett. n. 980.



6 Filippo Cavina e Filippo Montanari.






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