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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
Dopo tanto i vetri colorati per le
lampade sono stati approntati ed anche spediti; mi lusingo che giungeranno
costì sani. Ella dovrà incomodarsi di mandarli a prendere in Ancona col qui
accluso viglietto, presso Giacomi de Giorgi, al quale dovrà far soddisfare pel
porto.
Voglia per sua bontà tenermi
raccomandata alla sua meravigliosa Padrona2 mentre non gli negherà, spero, quanto desio, ed
è che ottenga alle aggregate all’Istituto quello spirito di cui abbisogniamo
per adempire la volontà dell’amatissimo suo Figlio, pel quale bramo che tutte
consumiamo nostra frale vita.
Mi onorerà grandemente presentare i
miei ossequi a Monsignor Angelini,3
che ricordo con divozione.
Nella cassettina troverà un poco di
polvere, ch’è stata per sentimento di pietà rubata da un mercante di qui, e
pare che la Padrona della Santa Casa sia stata malcontenta, essendogli in
cinque mesi mancata ai vivi la moglie con due figli.
Ricordevole adunque di quanto avevo
qui udito parlando dei devoti furti, l’ho consigliato di rimandare la polvere
che affettuosamente presso di sé teneva. Difatti si è privato, affine di
ottenere dalla Paciera il perdono.
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Piena di estimazione, mi
segno della Signoria Vostra Reverendissima
Umilissima
Dev.ma Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di
S.ta Dorotea
Venezia il giorno 15 9bre 1844
A Monsignor Reverendissimo
Il R.mo
Monsignor Canonico Politi4
Custode della
S.ta Casa – Loreto
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