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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • DOCUMENTI 1843–1844. nn. 89–133.
      • 113. Apertura della casa di Massa Lombarda.
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113. Apertura della casa di Massa Lombarda.

 

A) Verbale1

 

Massalombarda 22 Giugno 1844

 

Nella Canonica Arcipretale appositamente invitativi si sono recati li Sig.i Filippo Cavina Presidente, e Filippo Montanari Amministratore di questo Pio Istituto Putte di S. Carlo, ai quali il Molto Rev.do Sig. Arcip.e Don Emidio Foschini loro Collega nell’Amm.e ha avuto l’onore, ed il piacere di presentare i Nobili Uomini Molto Rev.di Sig.i Conti Don Luca e Don Marco Passi di Bergamo, Fondatori e Propagatori della Pia Opera di S. Dorotea, e le Rev.de Madri Sig.a Maria Rachele Guardini Superiora e Sig.a Maria Rosa Sanfermo Maestra delle Novizze nella Casa di Santa Dorotea in Venezia, tutti reduci da Roma, soggiungendo: Signori miei Colleghi questi sono quegl’Angeli, dei quali tante volte ho a voi parlato, e che tutti desideriamo da lungo tempo.

All’Ottimo mio amico P. Baldassarre Santi2 sono debitore della visita di questi Signori, e delle buone disposizioni in cui sono di fondare qui una Casa del loro Istituto all’Istruzione e Santificazione della gioventù femminile.

L’avere divertito dal loro viaggio per qui recarsi in Paese sconosciuto da persone non mai vedute, il desiderio di dilatare l’opera del Signore che vedete sfavillargli in volto, mi fanno ritenere che le pratiche da me tenute da molto tempo sono per ottenere il desiderato effetto, e che Iddio si sia mosso a visitare questa sua vigna.


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I Sig.i Montanari e Cavina hanno attestato la loro stima e gratitudine ai Sig.i Conti, e alle Rev.de Madri, e insieme col Molto Rev.do Sig. Arcip.e si sono fatti a supplicare, perché vogliano passar sopra a tutti gli ostacoli, e fare tutti i sacrifizi per quivi fondare una Casa di loro Istituzione. I Sig.i Conti, e le Rev.de Madri hanno risposto: nulla più desiderare, farebberlo immantinente, se come il volere, così ne avessero il potere: richieste e sollicitazioni avere da tutte le parti, a tutti non poter soddisfare per mancanza di soggetti. Allora i Sig.i Amm.i hanno fatto conoscere, essere nel Conservatorio due Zitelle che da lungo tempo desiderano dedicarsi al Signore in un Istituto Religioso, essersi fatto conoscere ad esse quello di Santa Dorotea, in cui entrarebbero di buon grado, quando vi potessero essere accolte nulla ostante la povertà di loro condizione, e stato.

Allora i Sig.i Conti, e le Rev.de Madri hanno soggiunto nulla ostare la povertà delle Zitelle e verificandosi la loro professione nell’Istituto rendersi agevolissima la fondazione di una Casa in Massa, quando nel prossimo Settembre si conducessero in Venezia al Noviziato le due Zitelle, si procurarebbe professassero entro diciotto Mesi, dopo i quali una di esse con un’altra Madre di colà verrebbero in Massa a fondarvi, ed esercitarvi l’opera: per conseguire questo fine colla maggior sollecitudine faciliteranno in tutto quanto si possa il più. Si è quindi passato da tutti al Conservatorio onde osservarne il locale e vedere le due Zitelle ed esplorarne la volontà. È piaciuto il locale, si è riconosciuto adattissimo all’opera, sono piaciute, e state accettate le due Zitelle Maria Bandoli e Rosa Pirazzini. Ma i Sig.i Amm.i e principalmente il Sig. Montanari si sono fatti nuovamente a pregare e ad instare così strettamente per avere due Madri qui nel prossimo autunno ad aprire una Casa, che tanto i Sig.i Conti quanto le


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Rev.de Madri penetratisi dal bisogno del Paese, vedendo in questa Istituzione manifestamente la mano del Signore hanno solennemente promesso che nel settembre prossimo, quando verranno condotte a Venezia le due Zitelle, di colà si porteranno qui due Madri, che vi stabiliranno l’opera immediatamente: una delle Orfane intanto servirà da conversa. Perché poi di questo resti Memoria e per norma delle parti si sono stabilite le seguenti preliminari.

 

Condizioni per l’apertura della pia Opera in Massalombarda

1. Sui primi di Settembre Anno corrente 1844 si manderanno a Venezia le due Zitelle, e a titolo di Dozzina si pagheranno scudi cinquanta annui per ognuna, metà dei quali all’ingresso, e metà sei mesi dopo, la quale Dozzina seguiterà a pagarsi fino a che le Zitelle avranno professato, e la professione si procurerà che succeda diciotto mesi dopo e questo per facilitare, come si è detto di sopra.

2. Ciascuna Zitella porterà seco almeno otto camicie, dodici paja [di] calze delle quali alcune nere di bavella, due paja scarpe, due abiti comuni, ed uno alquanto proprio, sottane, ed altro in proporzione. La spesa per la vestizione, che seguirà tre mesi dopo l’ingresso, si calcola di circa scudi venti per ogni Zitella compresi gli abiti. Nell’occasione, in cui saranno allora condotte le Zitelle a Venezia, saranno portate qui in Massa le due Rev.de Madri Maestre, il viaggio delle quali starà a tutto carico del Conservatorio.

 

Occupazione delle Madri Maestre

Instruzione alla Gioventù in lavori d’ago d’ogni maniera, leggere e scrivere, Grammatica Italiana ancora per le persone


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civili, ed opera pia esterna, assistenza alla Dottrina Cristiana, e direzione interna delle orfane.

 

Trattamento

La mattina caffè od altro; da pranzo minestra, e due piatti: cena comune.

La stanza poco importa che sia di libertà per ogni Maestra, purché sia capace di due.

 

Acconcio personale

Camicie diciotto per ogni Maestra. Letto compito, e tutto il mantenimento personale di vestito, calzatura.

I viaggi staranno sempre a carico dell’Istituto.

Tutto questo s’intende coll’assenso dell’Ordinario presso il quale intanto s’interporranno li Sig.i Amm.i di questo Istituto Orfane.3


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Qui li Sig.i Amm.i hanno esternato ai Sig.i Conti ed alle Rev.de Madri l’infinita loro gratitudine, colmandoli delle dovute azioni di grazie e di benedizioni, e in fine si sono tutti sottoscritti.

 

«Il Reverendissimo Sig. Emidio Foschini Arciprete in Massa Lombarda mi autorizza con sua lettera segnata il 18 Luglio4 ricevuta da me il 22 Luglio stesso, aggiungere alla carta verbale questo periodo affine resti memoria e come obbligazione nei registri di Massa Lombarda.

Riteniamo tutti che nelle spese di mantenimento delle Suore si debban comprendere anche quelle che potessero occorrere in caso d’infermità come quelle dovranno le Suore sostenere nei viaggi a seconda del loro Regolamento cioè pelle mutazioni degl’individui o visite che farà la Madre Superiora della Casa Centrale in Massa Lombarda alle Suore».5

               Emidio Arcip.e Foschini

                                  Filippo Montanari Amm.

                               Filippo Cavina Amministratore

                     Suor Maria Rachele Guardini Superiora

 

 

Alla Molto Reverenda Madre

Sig.ra Maria Rachele Guardini

Deg.ma Superiora della Casa di S. DoroteaVenezia

 

T.p. Lugo Stato PontificioVenezia 9 Lug.


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B) Lettera del presidente all’arcivescovo per l’approvazione.1

 

E.ma Rever.dissima

Coerentemente a quanto e in iscritto, e in voce ci facemmo un dovere di parteciparle, che ci era venuto fatto finalmente di ottenere in questa terra la erezione dell’Opera di Santa Dorotea condotta da due Reverende Madri appartenenti alla Casa di quell’Instituto fondata in Venezia, veniamo ora ad implorare la debitamente riservata di Lei approvazione umiliandole in duplo copia del Verbale fermato tra noi e li Molto Rev.di Sig.i Conti Passi, e Rev.de Superiora, e Maestra delle Novizze della detta Casa in Venezia. Le significhiamo in pari tempo che ottenuta che ne avremo, come speriamo, la di Lei approvazione ci recheremo tosto in due colle Zitelle in Venezia per riportarne sulla fine di settembre le Monache, che ci faremo un dovere presentare a V.a Em.a Rev.ma prima che ponghino mano alle attribuzioni del loro Istituto.

Vostra Em.a Rev.ma ne preghi dal Signore tutto quel bene, che noi ci ripromettiamo da questa benefica Istituzione, la quale non potrà fruttare che molto sotto i di Lei auspizi, e intanto prostrati al bacio della sacra Porpora imploriamo la Pastorale benedizione, e ci protestiamo

di V.a Em.a Rev.ma

    Umil.mi ed Obbl.mi Servitori

                                          Filippo Cavina Presidente

                                            Emidio Arcipr. Foschini

                                               Filippo Montanari


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Massalombarda li 26 Agosto 1844

 

Eminentissimo e Reverendissimo Sig. Cardinale

Arcivescovo Vescovo d’Imola

 

 

CApprovazione dell’arcivescovo.1

 

M. Lombarda alla Congr.e delle Orfane

4 7bre 44

 

Col foglio delle SS. LL. del 26 decorso si fanno a domandarmi l’approvazione della scelta fatta di due Sorelle dell’Istituto di S. Dorotea, per affidargli la direzione dell’Orfanotrofio di Massalombarda. Essendomi noto che il d.o Istituto è meritevole di tutta la stima, mi compiaccio di sanzionare la scelta di due Sorelle di d.o Istituto affinché dirigano le Orfane raccolte nella Pia Casa di Massalombarda, ed anche perché si prestino ad istruire le Giovani della Terra, collocandole in apposita Scuola.

La istruzione dovrà consistere nella Dottrina Cristiana e sua pratica, nei lavori di ago, senza abbandonare totalmente quelli del telaio essendo introdotti, nel leggere, scrivere Grammatica Italiana

Il L. Pio dovrà somministrare il vitto alle Maestre consistente

Sarà a carico del medesimo il vestiario di ciascuna maestra consistente

… a carico dell’Istituto e mai del L. Pio.


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I Medicinali in caso d’infermità sono a carico dello stesso L. Pio.

Sentendo poi che due Giovani Orfane Maria Bandoli e Rosa Pirazzini mostrino decisa inclinazione per abbracciare l’Istituto approvo che codesta Am.ne Le mandi a Venezia nel Noviziato pagando scudi cinquanta di dozzina per cadauna…

Approvo del pari che le dette Zitelle portino seco per cadauna otto camicie... non che altri scudi venti per la vestizione compresi gli abiti.

Nel lodare l’impegno che le SS. Loro si sono assunti per un’Opera così meritevole li benedico nel Signore e mi confermo con piena stima

 

 

 





1 ASDR.



2 Nacque il 31-1-1809 a Fontanélice (Bologna). Ordinato sacerdote, esercitò per alcuni anni il ministero parrocchiale. Il 7-11-1839 entrò nella Compagnia di Gesù e fu destinato al ministero sacro specialmente della predicazione. Morì a Roma il 19-3-1889: cf. ARSI, Rom. 1702.



3 Copia di queste «Condizioni» fu inviata all’arcivescovo vescovo di Imola il 26-6-1844. Al testo veniva premessa l’annotazione: «Condizioni per l’apertura della Pia Opera di Santa Dorotea in Massalombarda stabilite la sera delli 22 Giugno pure in Massa dalli Amministratori di quel Pio Istituto Putte di San Carlo, Arciprete Don Emidio Foschini, Filippo Cavina, Filippo Montanari, con li Nobili Uomini Molto Reverendi Signori Conti Don Luca e Don Marco Passi di Bergamo fondatori di detta Pia Opera, e le Reverende Maria Rachele Guardini e Maria Rosa Sanfermo, quella Superiora, e questa Maestra delle Novizze nella Casa di Venezia».

Inoltre, alla fine, dopo «Orfane» si aggiungeva: «Successivamente dopo calde preghiere delli tre Amministratori per una più sollecita apertura di questa Pia Opera fu convenuto. Quando nel prossimo venturo Settembre questa Amministrazione Orfane manderà a Venezia le due Orfanelle condurrà seco due Maestre del Pio Istituto Santa Dorotea, le quali Maestre apriranno in Massa il sullodato Pio Istituto. I viaggi saranno sempre a carico della Amministrazione. Massalombarda 22 Giugno 1844»: ACVI, Atti.



4 Cf. doc. n. 115.



5 Annotazione fatta da Madre Rachele.



1 ACVI, Atti. Nella lettera, registrata in Prot. Gen.le N. 395 – 2 7bre 1844, si legge la postilla: «4.d.o – Si riscontri in proposito il Sig. Presidente sanzionando tutto ciò che risulta dal Verbale relativo alla scelta delle due Sorelle dell’Istituto di S. Dorotea a Direttrici di quel Conservatorio».



1 Minuta in ACVI.






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