- 660 -
113. Apertura della casa di Massa Lombarda.
A) Verbale1
Massalombarda 22 Giugno 1844
Nella Canonica Arcipretale
appositamente invitativi si sono recati li Sig.i Filippo
Cavina Presidente, e Filippo Montanari Amministratore di questo Pio Istituto
Putte di S. Carlo, ai quali il Molto Rev.do Sig. Arcip.e
Don Emidio Foschini loro Collega nell’Amm.e ha avuto
l’onore, ed il piacere di presentare i Nobili Uomini Molto
Rev.di Sig.i Conti Don Luca e Don Marco
Passi di Bergamo, Fondatori e Propagatori della Pia Opera di S. Dorotea, e le
Rev.de Madri Sig.a Maria Rachele
Guardini Superiora e Sig.a Maria Rosa Sanfermo Maestra
delle Novizze nella Casa di Santa Dorotea in Venezia, tutti reduci da Roma,
soggiungendo: Signori miei Colleghi questi sono quegl’Angeli, dei quali tante
volte ho a voi parlato, e che tutti desideriamo da lungo tempo.
All’Ottimo mio amico P. Baldassarre
Santi2 sono debitore della visita di questi Signori, e
delle buone disposizioni in cui sono di fondare qui una Casa del loro Istituto
all’Istruzione e Santificazione della gioventù femminile.
L’avere divertito dal loro viaggio
per qui recarsi in Paese sconosciuto da persone non mai vedute, il desiderio di
dilatare l’opera del Signore che vedete sfavillargli in volto, mi fanno
ritenere che le pratiche da me tenute da molto tempo sono per ottenere il
desiderato effetto, e che Iddio si sia mosso a visitare questa sua vigna.
- 661 -
I Sig.i
Montanari e Cavina hanno attestato la loro stima e gratitudine ai
Sig.i Conti, e alle Rev.de Madri, e
insieme col Molto Rev.do Sig. Arcip.e
si sono fatti a supplicare, perché vogliano passar sopra a tutti gli ostacoli,
e fare tutti i sacrifizi per quivi fondare una Casa di loro Istituzione. I
Sig.i Conti, e le Rev.de Madri hanno
risposto: nulla più desiderare, farebberlo immantinente, se come il volere,
così ne avessero il potere: richieste e sollicitazioni avere da tutte le parti,
a tutti non poter soddisfare per mancanza di soggetti. Allora i
Sig.i Amm.i hanno fatto conoscere,
essere nel Conservatorio due Zitelle che da lungo tempo desiderano dedicarsi al
Signore in un Istituto Religioso, essersi fatto conoscere ad esse quello di
Santa Dorotea, in cui entrarebbero di buon grado, quando vi potessero essere
accolte nulla ostante la povertà di loro condizione, e stato.
Allora i Sig.i
Conti, e le Rev.de Madri hanno soggiunto nulla ostare la
povertà delle Zitelle e verificandosi la loro professione nell’Istituto
rendersi agevolissima la fondazione di una Casa in Massa, quando nel prossimo
Settembre si conducessero in Venezia al Noviziato le due Zitelle, si
procurarebbe professassero entro diciotto Mesi, dopo i quali una di esse con
un’altra Madre di colà verrebbero in Massa a fondarvi, ed esercitarvi l’opera:
per conseguire questo fine colla maggior sollecitudine faciliteranno in tutto
quanto si possa il più. Si è quindi passato da tutti al Conservatorio onde
osservarne il locale e vedere le due Zitelle ed esplorarne la volontà. È
piaciuto il locale, si è riconosciuto adattissimo all’opera, sono piaciute, e
state accettate le due Zitelle Maria Bandoli e Rosa Pirazzini. Ma i
Sig.i Amm.i e principalmente il Sig.
Montanari si sono fatti nuovamente a pregare e ad instare così strettamente per
avere due Madri qui nel prossimo autunno ad aprire una Casa, che tanto i
Sig.i Conti quanto le - 662 -
Rev.de
Madri penetratisi dal bisogno del Paese, vedendo in questa Istituzione
manifestamente la mano del Signore hanno solennemente promesso che nel
settembre prossimo, quando verranno condotte a Venezia le due Zitelle, di colà
si porteranno qui due Madri, che vi stabiliranno l’opera immediatamente: una
delle Orfane intanto servirà da conversa. Perché poi di questo resti Memoria e
per norma delle parti si sono stabilite le seguenti preliminari.
Condizioni
per l’apertura della pia Opera in Massalombarda
1. Sui primi di Settembre Anno
corrente 1844 si manderanno a Venezia le due Zitelle, e a titolo di Dozzina si
pagheranno scudi cinquanta annui per ognuna, metà dei quali all’ingresso, e
metà sei mesi dopo, la quale Dozzina seguiterà a pagarsi fino a che le Zitelle
avranno professato, e la professione si procurerà che succeda diciotto mesi
dopo e questo per facilitare, come si è detto di sopra.
2. Ciascuna
Zitella porterà seco almeno otto camicie, dodici paja [di] calze delle quali
alcune nere di bavella, due paja scarpe, due abiti comuni, ed uno alquanto
proprio, sottane, ed altro in proporzione. La spesa per la vestizione, che
seguirà tre mesi dopo l’ingresso, si calcola di circa scudi venti per ogni
Zitella compresi gli abiti. Nell’occasione, in cui saranno allora condotte le
Zitelle a Venezia, saranno portate qui in Massa le due Rev.de
Madri Maestre, il viaggio delle quali starà a tutto carico del Conservatorio.
Occupazione
delle Madri Maestre
Instruzione alla Gioventù in lavori
d’ago d’ogni maniera, leggere e scrivere, Grammatica Italiana ancora per le
persone - 663 -
civili, ed opera pia esterna, assistenza alla Dottrina
Cristiana, e direzione interna delle orfane.
Trattamento
La mattina caffè od altro; da pranzo
minestra, e due piatti: cena comune.
La stanza poco importa che sia di
libertà per ogni Maestra, purché sia capace di due.
Acconcio
personale
Camicie diciotto per ogni Maestra.
Letto compito, e tutto il mantenimento personale di vestito, calzatura.
I viaggi staranno sempre a carico
dell’Istituto.
Tutto questo s’intende coll’assenso dell’Ordinario
presso il quale intanto s’interporranno li Sig.i
Amm.i di questo Istituto Orfane.3
- 664 -
Qui li
Sig.i Amm.i hanno esternato ai
Sig.i Conti ed alle Rev.de Madri
l’infinita loro gratitudine, colmandoli delle dovute azioni di grazie e di
benedizioni, e in fine si sono tutti sottoscritti.
«Il Reverendissimo Sig. Emidio Foschini Arciprete
in Massa Lombarda mi autorizza con sua lettera segnata il 18 Luglio4 ricevuta da me il dì 22 Luglio stesso, aggiungere alla carta
verbale questo periodo affine resti memoria e come obbligazione nei registri di
Massa Lombarda.
Riteniamo tutti che nelle spese di
mantenimento delle Suore si debban comprendere anche quelle che potessero
occorrere in caso d’infermità come quelle dovranno le Suore sostenere nei
viaggi a seconda del loro Regolamento cioè pelle mutazioni degl’individui o
visite che farà la Madre Superiora della Casa Centrale in Massa Lombarda alle
Suore».5
Emidio
Arcip.e Foschini
Filippo Montanari Amm.
Filippo Cavina Amministratore
Suor Maria Rachele Guardini Superiora
Alla Molto Reverenda Madre
Sig.ra Maria Rachele
Guardini
Deg.ma Superiora
della Casa di S. Dorotea – Venezia
T.p. Lugo Stato
Pontificio – Venezia 9 Lug.
- 665 -
B) Lettera del presidente all’arcivescovo per
l’approvazione.1
E.ma
Rever.dissima
Coerentemente a quanto e in iscritto,
e in voce ci facemmo un dovere di parteciparle, che ci era venuto fatto
finalmente di ottenere in questa terra la erezione dell’Opera di Santa Dorotea
condotta da due Reverende Madri appartenenti alla Casa di quell’Instituto
fondata in Venezia, veniamo ora ad implorare la debitamente riservata di Lei
approvazione umiliandole in duplo copia del Verbale fermato tra noi e li Molto
Rev.di Sig.i Conti Passi, e
Rev.de Superiora, e Maestra delle Novizze della detta Casa
in Venezia. Le significhiamo in pari tempo che ottenuta che ne avremo, come
speriamo, la di Lei approvazione ci recheremo tosto in due colle Zitelle in
Venezia per riportarne sulla fine di settembre le Monache, che ci faremo un
dovere presentare a V.a Em.a
Rev.ma prima che ponghino mano alle attribuzioni del loro
Istituto.
Vostra Em.a
Rev.ma ne preghi dal Signore tutto quel bene, che noi ci
ripromettiamo da questa benefica Istituzione, la quale non potrà fruttare che
molto sotto i di Lei auspizi, e intanto prostrati al bacio della sacra Porpora
imploriamo la Pastorale benedizione, e ci protestiamo
di V.a
Em.a Rev.ma
Umil.mi ed
Obbl.mi Servitori
Filippo Cavina Presidente
Emidio Arcipr. Foschini
Filippo Montanari
- 666 -
Massalombarda li 26 Agosto
1844
Eminentissimo e Reverendissimo Sig.
Cardinale
Arcivescovo Vescovo d’Imola
C) Approvazione dell’arcivescovo.1
M. Lombarda alla
Congr.e delle Orfane
4 7bre 44
Col foglio delle SS. LL. del 26
decorso si fanno a domandarmi l’approvazione della scelta fatta di due Sorelle
dell’Istituto di S. Dorotea, per affidargli la direzione dell’Orfanotrofio di Massalombarda.
Essendomi noto che il d.o Istituto è meritevole di tutta la
stima, mi compiaccio di sanzionare la scelta di due Sorelle di
d.o Istituto affinché dirigano le Orfane raccolte nella Pia
Casa di Massalombarda, ed anche perché si prestino ad istruire le Giovani della
Terra, collocandole in apposita Scuola.
La istruzione dovrà consistere nella
Dottrina Cristiana e sua pratica, nei lavori di ago, senza abbandonare
totalmente quelli del telaio essendo introdotti, nel leggere, scrivere
Grammatica Italiana
Il L. Pio dovrà somministrare il
vitto alle Maestre consistente…
Sarà a carico del medesimo il
vestiario di ciascuna maestra consistente…
… a carico dell’Istituto e mai del L.
Pio.
- 667 -
I Medicinali in caso
d’infermità sono a carico dello stesso L. Pio.
Sentendo poi che due Giovani Orfane
Maria Bandoli e Rosa Pirazzini mostrino decisa inclinazione per abbracciare
l’Istituto approvo che codesta Am.ne Le mandi a Venezia nel
Noviziato pagando scudi cinquanta di dozzina per cadauna…
Approvo del pari che le dette Zitelle
portino seco per cadauna otto camicie... non che altri scudi venti per la
vestizione compresi gli abiti.
Nel lodare l’impegno che le SS. Loro
si sono assunti per un’Opera così meritevole li benedico nel Signore e mi
confermo con piena stima
|