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122. Lettera di mons. Farina a mons. Balbi.1
340/320 I.
Monsignore R.mo
Le innovazioni proposte dal Conte
Passi nel Regolamento del nostro Instituto, a me fatte intese solamente da
pochi giorni (checché ne dica il Conte) alterano essenzialmente il nostro
sistema. Perciò noi col valiato consiglio di gravissime persone, e del Vescovo,
abbiamo scritto a lui che non ci sentiamo di adattarci.2
Questo Instituto è il primo ch’ebbe
esistenza indipendentemente da lui. Ha un Regolamento che la esperienza di vari
anni fa conoscere utilissimo. Questo venne approvato da tutte le Autorità anche
Pontificia, dunque non fa mestieri né di riformarlo, né di promuoverne novella
approvazione.
Mi faccio dovere rispettoso di
significare a Lei, Monsignore, quanto noi a solo fine di bene abbiamo creduto
di operare, e ciò a toglimento d’ogni equivoco spiacevole, di cui assolutamente
vogliam tolto ogni motivo.
La prego pure di dire ciò anche a
cotesta Superiora.3 Ci
continui quel compatimento di cui ci fu così cortese in passato e ritenga di
avere sempre in me il suo
Umilis.mo
divotis.mo servo
Ant.o
F.
Vicenza 16 Settembre 1844
A
Monsignore R.mo – Mr Roberto Balbi
Can.o Arciprete della Basilica di S. Marco – Venezia
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