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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Illustre Signora Contessa Paolina
Revedin,1
Per mano del suo agente Signor Giuseppe
Bachmann, ho ricevuto le duemila svanziche dalla sua carità e bontà inviatemi,
acciò sieno adoperate in beneficio di questo povero Istituto, il quale non
saprà mai abbastanza mostrare con Lei, generosa benefattrice, la sua
gratitudine, ma penetrati gl’individui tutti di riconoscenza, intendono ch’Ella
partecipi, come sorella dell’Istituto, al poco bene che facciamo ed al molto
che desideriamo fare.
Intende pure l’Istituto obbligarsi
alla condizione da Lei desiderata, cioè avvenendo, Dio mai lo permetta, che la
Teresa Giustina, ora chiamata Dorotea, si separasse dalla nostra Congregazione
prima d’aver compito i trent’anni, abbia essa diritto alla somma di mille
Austriache, le quali verranno dall’Istituto consegnate alla stessa nel corso di
un anno, in tre rate, senza diritto a frutti, e verrà inoltre calcolata quella
qualunque mobiglia sarà consegnata alla nominata Giustina; venuta poi all’età
di trent’anni, qualunque volta si risolvesse, spero mai avverrà, la stessa di
abbandonare l’Istituto, dovrà contribuire allo stesso l’annua pensione di Lire
Austriache 180, cominciando dalla determinata età di trent’anni fino al giorno
del suo partire; ciò sarà sottratto dalle mille lire, che l’Istituto deve alla
Giustina per la carità della Signora Contessa Paolina Revedin.
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Piena del più vivo
sentimento, si sottoscrive la più indegna della Congregazione delle Suore di
Santa Dorotea
Suor
Maria Rachele Guardini
Superiora
Venezia il giorno 2 Gennaio 1845
All’Illustre Signora
La Sig.ra Contessa Paolina
Revedin
S. P. Mani
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