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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Eccomi a dirle come mi trovo. Ho
sperato di lasciare la terra,2
e quantunque ritenessi dover per chi sa quanto tempo star lontana dal mio Dio,
affine di essere purificata, pure contenta approssimar vedevo il fine, ma così
non era scritto in cielo; mentre la giornata in cui è stato esposto
nell’Oratorio nostro Gesù Sacramentato per l’adorazione delle 40 ore, Monsignor
Superiore3 mi diede l’obbedienza di alzarmi, e benché
febbricitante mi sono portata nella sacrestia, ma sentitami venir meno per uno
svenimento, superato il primo, nuovamente mi posi in adorazione; giunse un
secondo più forte e, consigliata di pormi a letto, dissi che volevo obbedire.
Difatti dopo stetti in adorazione due ore.
Il giorno dietro, di buon’ora, giunse
il Superiore per celebrare. Trovatami in letto, disse di levarmi, aggiungendo
che voleva stessi in piedi finché potevo. Così sono andata in letto ch’erano
suonate le 12 della mezzanotte, ma vedevasi in me una larva.
Madama Neville,4 quando si procurerà il piacere di riverirlo
ritornando da Pisa, potrà meglio assicurarlo di ciò. Frattanto la raccomandi a
Dio, e per bontà saluti gli amati suoi - 29 -
figli. Dica loro che la
sorella,5 in assenza della
sua buona madre, sta nel nostro Istituto.
Ella, caro Padre, non si dimentichi
di me, che ho molto bisogno di orazioni, affine possa corrispondere alle tante
grazie che continuamente ricevo da Dio.
Unisco l’Articolo scritto dal Signor
Parroco Moro,6 e credo che
piaceralle.
Letto da noi, ho fatto riflettere quanto
utile sia operare con rettitudine d’intenzione, affine di piacere al buon Gesù,
ed anche sentir meno i contrari della vita. Difatti fa il Signor Conte Passi
una visita alla Pia Opera nel corso dell’anno e viene accennata; le povere
Suore vanno col caldo e freddo mensilmente, fuori vi sia burrasca, e non si fa
menzione di loro. Così pagano la maggior parte degli uomini a questo mondo, ma
l’amabilissimo nostro Gesù tien conto anche di un bicchier d’acqua fredda per
amor suo data all’assetato.
Piena di rispetto, Le bacio sua sacra
mano e mi segno
di Lei
Umilis.ma Aff.ma Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Il giorno 13 Febbraio 1845
Al Molto R.do Signor Conte D.
Luca Passi
Oratore Quaresimalista – Modena
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