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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Sono a Lei debitrice di due lettere,
alle quali prima non ho risposto a motivo di malattia.
La ringrazio moltissimo pel presosi
disturbo di farmi tenere la pietina della buona serva del Signore Domenica
Lazzari.
Ho sentito con vera compassione
com’Ella continua a patire, ma se alla mia debile umanità fa impressione, così
non avviene ad essa che, fortificata particolarmente dalla grazia del buon
Gesù, si gode sofferire. La sua cristiana fortezza mi confonde, mentre troppo
delicata sono ad ogni piccolo incomodo.
Voglia la carità di Lei,
R.do Padre, ottenermi dall’amabilissimo Gesù i necessari
aiuti, acciò meno imperfettamente sia possibile adempisca i miei doveri, pei
quali tante volte conturbata sentesi la povera mia anima.
Dica, la prego, alla buona Rocchetti
per me quello ch’Ella crede, ma più di tutto la conforti col pensiero che come
lampo fugge la vita, e beati chiamerà quei momenti nei quali ha sofferto per
amore di Dio.
La supplico ricordarsi di me nel
grande Sacrificio, così ogni qual volta si troverà presso il letto della
paziente Domenica Lazzari. Ove vaglia, mi onori coi suoi comandi, e sarammi
caro poterla servire.
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Piena di rispetto, Le bacio
sua sacra mano, segnandomi
Umilissima
Dev.ma Obbl.ma Serva
Suor
Maria Rachele Guardini
Il giorno 20 Febbraio 1845
Al Molto Reverendo Padre
Il
R.do Padre Ippolito Marchel
Vicario nel Convento dei Francescani
Cavalese
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