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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissimo Signore,1
Il desiderio di poter io stessa
riscontrare alla gentilissima sua, scritta in data 8 xbre,2 ha fatto che protraessi fino a questo momento, a
cagione di malattia di petto.
Domenica per la prima volta ho
azzardato portarmi ad ascoltare la S.ta Messa nella chiesa
vicina di S. Andrea, e tosto mi soppraggiunse un po’ di febbre; tuttavia sento
troppa pena lasciarlo digiuno di questa mia, che le annunci aver avuto, col
mezzo della Posta, le Aust. L. 150, dico 150, com’Ella mi accenna.
Io spero che, migliorando la
stagione, mi rimetterò e potrò incomodarla colla procura, onde possa disporre
quello crederà in proposito, riguardo al testamento della defunta sua e nostra
Luigia,3 per la quale
giornalmente vengono da noi offerte preghiere in suffragio della sua
bell’anima, quantunque teniamo che sia giunta in possesso di Dio.
Si ricordi che la primavera è qui
migliore di Brescia; perciò approfitti della casa sua, che appunto così deve
tenere il nostro Istituto, ripetendole che noi come fratello lo riguardiamo.
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Favorisca riverire tutti di
sua cara famiglia, ed in particolare la sorella,4 che abbiamo qui avuta, e non mi scordi nelle
sue preci
la
Umilissima Obbl.ma sua in G.C. sorella
Suor
Maria Rachele Guardini
Il giorno 26 Febbraio 1845
Allo Stimatissimo Signore
Il Sig. Antonio Faroni
Brescia alla Congrega
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