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Viva il Cuor
di Gesù e di Maria!
Dilettissima,1
Prima d’ora mi sarei procurato il
piacere di riscontrare la cara vostra scrittami nel decorso gennaio, ma ero
impossibilitata da malattia. Presentemente sono in piedi e posso, coll’aiuto
del Signore, adempire in gran parte ai miei doveri. Voi, mia dilettissima,
ottenetemi dal buon Gesù quelle grazie di cui abbisogno, affine li eseguisca
secondo l’amabilissima sua volontà.
Con rincrescimento intesi dall’ottimo
Signor Conte D. Marco che il carissimo vostro Padre2 si trovava
gravemente ammalato, e mi consolo con voi perché l’abbia il nostro buon Dio
rimesso, a conforto di tutta la sua cara famiglia. Riveritelo tanto per me,
come favorirete ricordarmi a tutti i cari vostri.
Speravo di qui vedere la Metilde,3 ma fino a questo momento invano mi lusingai.
Voi dite con tanta cordialità che
godereste un poco della mia compagnia. Nulla dirovvi dell’insufficienza mia, ed
appoggiata solo alle vostre parole, v’offro di cuore il nostro Istituto, per
fare i Santi Esercizi, che li abbiamo in sul finire di 7bre, poi potrete
passare ad Albino per respirare quell’aria per voi cotanto salutevole.
Favorite salutarmi la Carolina
Grandi; ditele che spiacemi - 53 -
non poterla soddisfare riguardo al libro,
mentre uno solo ne tengo; mi consolo ch’essa trovasi presso di voi, e contenta
vorrei poterla dispensare dal debito, che tiene con questo Istituto, e lo farei
volentieri, ma io non ho niente del mio, perciò come semplice amministratrice
posso assicurarla che attenderò l’Istituto, quando potrà pagare.
Riverite il vostro Direttore,4 come il Signor D. Bortolo Forlini e sua Teresa,5 la Giacomina della povera Panzerini e chi voi
credete
la
vostra in Gesù Aff.ma Sorella
Suor Maria Rachele Guardini
Il giorno 11 Marzo 1845
Alla Stimatissima Signora Marina Marini
Brescia
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