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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • LETTERE 1852. 11 aprile – 24 dicembre. nn. 1141–1215.
      • 1145
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1145

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Dal Conservatorio Zitelle
il 22 Agosto 18521

 

Reduce da Padova, ho trovato che la Reverenda Superiora della Casa Centrale,2 nel desiderio di avere i Santi Esercizi nei primi giorni di settembre, ha pregato il M. R.do Signor Parroco Decano Salsi.3

Io veggo Vostra Paternità consolata per essere disimpegnata, ma questo suo piacere bramo che sia solo di momento. Spero che Vostra carità non vorrà privare me poveretta di un tanto bene, quale verrà grandemente aumentato dalla buona volontà di queste figlie. Mi farà grazia indicare a qual tempo potrebbe darci i Santi Esercizi, così potrò trattarne con questo Signor Conte Direttore,4 per averne l’approvazione.

Supplico Vostra Paternità ringraziare per me il buon Gesù e la nostra dolcissima Madre Maria, quale da me è dichiarata la Superiora di questo Istituto.5 Oh questa Superiora conosce bene quanto ciascun individuo abbisogna! dunque non dubito che benedirà ogni cosa.

Mi ricordi sua bontà ai R.di Padri e fratelli, che sono pur


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miei, e raccomandi loro di pregare, acciò mai resista alla Divina Volontà.

Bacio rispettosa di Lei sacra mano, supplicandola benedirmi

                          della Paternità Vostra R.ma
                                      Umilissima Dev.ma

                                     Suor Maria Rachele Guardini

 

 

Al Molto Reverendo Padre Bernardino6 da Portogruaro

Superiore dei Molto R.di Riformati a S. Michele

Venezia




1 ASDR, reg. IV, p. 2.



2 Maria Rosa Sanfermo.



3 Don Andrea.



4 Filippo Nani Mocenigo.



5 Cf. lett. n. 1144.



6 Al secolo Giuseppe Dal Vago, terzo di quattro figli, nacque a Portogruaro (Venezia) il 15-1-1822 da Antonio, farmacista, e da Nicoletta Barbarigo, donna saggia e virtuosa, tutta dedita all’educazione dei figli ed alla casa. Dopo la morte dei genitori, Giuseppe con i fratelli passò a Venezia, presso lo zio materno Gaspare Barbarigo. Ivi frequentò le scuole inferiori, curando pure la sua formazione spirituale sotto la guida dei Frati Minori del convento di S. Francesco della Vigna. Per la sua intelligenza, fu poi mandato al locale collegio di S. Caterina. Il 3-11-1839 entrò nel convento dei Francescani Riformati di S. Michele in Isola di Venezia. Ordinato sacerdote (21-9-1844), si dedicò all’insegnamento ed alla predicazione. Nel 1852 fu nominato guardiano del convento di S. Michele, e nel 1855 eletto ministro provinciale. Nel 1862 venne eletto procuratore generale dei Riformati. Nel 1869, con decreto apostolico, fu nominato ministro generale. Il suo generalato durò 20 anni. Nel 1892 Leone XIII lo nominò arcivescovo tit. di Sardica.

Si adoperò molto a favore di Istituti religiosi femminili, di cui incoraggiò la fondazione e lo sviluppo. Il 15-5-1862 fu nominato confessore straordinario delle Dorotee. Morì a Firenze il 7-5-1895, dopo una vita virtuosa, spesa a servizio di Dio e del prossimo. Le sue spoglie mortali riposano presso il convento dei Minori Francescani nell’isola di S. Francesco del Deserto (Venezia). È in corso la causa di canonizzazione. Cf. M. Acebal LujÁn, Bernardino da Portogruaro, in Dizionario degli Istituti di perfezione, vol. I, cit., coll. 1391-1393.






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