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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • DOCUMENTI 1845–1868. nn. 134–233.
      • 179. Lettera del delegato provinciale di Bergamo a Madre Rachele.
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179. Lettera del delegato provinciale di Bergamo a Madre Rachele.1

 

Spettabile Signora!

La pregiata di Lei Assistente2 essendo reduce a Venezia Le avrà già verbalmente riferito come trovasse la Casa di Cemmo, e come avvenisse contemporanea alla Sua presenza anche la visita che io sono solito di annualmente dedicarle.

Perciò a riscontro del pregiato di Lei foglio 6 Luglio P.P. non mi resta che di notificarLe essere stato già da più giorni spedito al Governo il rapporto relativo alla dimanda di affigliazione di detta Casa, su di che si esternava una opinione adesiva3 in quanto, avuto riguardo alla grande distanza, non


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vi ostasse taluna delle Regole dell’Istituto, Regole che a dir vero mi sono tuttora ignote.

In ogni caso, e qualunque sia per esserne il risultato Ella potrà sempre contare sulla mia disposizione a secondare i di Lei desideri

                                                    G.B. Bozzi

                                                                             R. Del.

 

Bergamo 8-8-46

 

 





1 ASDR.



2 Maria Rosa Sanfermo. Ella fa riferimento a questa visita nella lettera inviata alla Cocchetti il 4-11-1846: «Vi raccomando inoltre quello vi dissi quando fui a visitarvi facente funzione della deposta nostra Madre Superiora che tanto vi saluta ed alle vostre orazioni si raccomanda»: ASDR.



3 Dopo la dichiarazione della deputazione comunale di Capo di Ponte (8-6-1846) ed il parere favorevole dell’I. R. Commissario di Breno (12-6-1846), Bozzi il 30-7-1846 inviò al governo un rapporto, nel quale si legge: «Che l’istituto di Cemmo diretto dalla Signora Cocchetti col sussidio di tre suore della Carità dell’istituto di S. Dorotea in Venezia sia per comuni del Distretto di Breno, Edolo e della Valcamonica in genere veramente proficuo e vantaggioso egli è veramente indubitato, e questo lo dimostra lo stato di frequenza all’istituto di giovani educande (attualmente riscontrate in numero di venti nell’occasione della visita che il sottoscritto R. Delegato ebbe a praticare allo stabilimento in passando da Capo di Ponte per recarsi a Edolo in visita di quelli Uffici Distrettuali) non solo per apprendere i principi dello scrivere e del leggere, e del lavorare, ma ben anco per perfezionarsi in quanto hanno altrove appreso per indi sottoporsi ad ulteriori esami per l’abilitazione all’esercizio di Maestra. Ivi le allieve ottengono quella educazione che è propria alla situazione economica, ed alla condizione delle famiglie, e l’istruzione religiosa e la morale vi è specialmente assicurata.

Nei rapporti quindi di pubblica utilità e convenienza la R. Delegaz.ne P.le non potrebbe dal proprio lato che calorosamente appoggiare la proposizione per la conservazione e continuazione del med.o siccome questa sarebbe vincolata all’aggregazione ad altro istituto già organizzato così non saprebbe che sommessamente opinare per la dichiarazione dell’istituto di Cemmo siccome figliale a quello delle suore di S.ta Dorotea in Venezia»: ASV.






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