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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • DOCUMENTI 1845–1868. nn. 134–233.
      • 215. Lettera di Antonio Zuccoli a Madre Rachele.
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215. Lettera di Antonio Zuccoli a Madre Rachele.1

 

[27] 7bre [1852]

 

Pregiatis.a Signora

Occupo uno dei piccoli segretari, per riscontrare la gentilissima sua odierna,2 anche a nome della moglie mia, che si chiama Teresa, che la ringrazia vivamente, com’io faccio, di tanta sua gentilezza e premura.

Lo scrivente figlio Giuseppe, come l’altro fratello Teodoro, con la di lei intercessione liberati dal carcere, sembrano volere dedicarsi con proposito allo studio; vedremo in seguito se sapranno trar partito dal tempo prezioso che ancora loro rimane.

A mezzo dell’Agostino3 le ho mandati i paveri4 per le lucerne ed i libri occorrenti, che meglio le accennerò di presenza riguardo il preciso loro scambio; più tardi, colle singole paghe, le inviai i chiestimi prospetti mensili a mezzo del portiere d’Ufficio Ungherese.

Commisi all’Agostino le necessarie sementi pel giardino, ed il relativo dispendio, con ogni cosa che riflette questo argomento, deve essere trattato separatamente, e non esposto nelle spese minute mensili.

Ordinai onde quel buon uomo, ma pure eterno artiere De Biasi, si porti da me perché faccia tosto la riparazione della tavola nera scolastica, come la costruzione dei necessari


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telai da ricamo, sotto comminatoria di provvedere in altro modo a tutte sue spese.

Spero domani mattina, coll’invio della presente, di farle tenere molta parte dei libri legati, come mi furono promessi, mentre per due o tre volte al giorno sto alle spalle del legatore; al più tardi poi spero di fargliene spedizione nel successivo giorno.

Oggi non ho veduto il Nob. Sig. Direttore,5 bensì ieri dopo che fu costì, e mi disse che l’affare della sala6 è lasciato alla di Lei responsabilità, che è quanto dire aggiustato; posto che la cosa le stava tanto a cuore, non restami che compiacermi seco Lei.

Mi congratulo pure del divertimento che ebbero a S. Giorgio l’educande; bisognerà poi sollecitare l’affare della campagnata, onde non affrontare una stagione molesta; se non occorre di parlarne prima, la prego di farmene cenno venerdì primo di ottobre, quando sarò costì a chiudere i conti.

La Zitella Calchera disponga pure come avesse ottenuto il permesso, il quale è approntato, ma non spedito perché amo che sia sottoscritto dal Sig. Direttore.

A rivederci dunque venerdì, mentre intanto ho il bene di riverirla con distinta considerazione colla quale mi pregio di dirmi

                                       Suo Dev.o Servitore

                                                         Antonio Zuccoli

 

 





1 ASDR.



2 Cf. lett. n. 1170 del 27-9-1852.



3 De Grandis.



4 Stoppini.



5 Filippo Nani Mocenigo.



6 Cf. lett. n. 1164.






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