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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù! Viva il Cuor di Maria!
Stimatis.ma Madre Superiora,1 Approfitto dell’opportuna occasione, in cui si porta questo Rever.do Padre Domenicano per Vicenza per soddisfare al dovere che tengo di spedirle la Medaglia;2 gliene rendo infinite grazie per averla a me per tanto tempo lasciata, e molto più caro a me sarebbe stato se Ella fosse qui venuta, ed avessi avuto il piacere di potergliela io consegnare; mi faccio dovere di anche restituirle il canevazzo, che favorì imprestarmi, ed anche di questo la ringrazio tanto. Favorisca consegnare le immagini dei Sacri Cuori al Sig. Felice,3 e lo riverisca per me, gli dica che, se queste sono secondo il suo genio, mi comandi. Il Sig. C.te D. Luca mi scrisse che Sua Maestà l’Imperatrice4 visitò la Pia Opera di Monza, ed erano uniti nella Chiesa dei R.di Padri Barnabiti, ed eranvi più di mille persone.5 Mi raccomanda che per la venuta di Sua Maestà l’Imperatrice faccia il possibile di avere assunte varie Parrocchie, ma io faccio il conto di rispondergli che non mi sento di espormi a fare delle figure; come posso caricarmi di Parrocchie, se gli individui, che assistere devono, non sono atti? Io non ho in 22 persone altro che una da potermi fidare,6 le altre si formeranno, ma sarebbe necessario che vi fosse qui il Sig. Direttore Farina (mica che Monsignore7 manchi di premura, ma è privo di quelle cognizioni necessarie a quest’opera) ed allora verrebbero più facilmente atte. La Vigilia della SS.ma Vergine manifestai alla fu Superiora8 che devo scegliere le Suore, che diverranno Operarie, dalle Maestre, onde potermi profittare secondo i bisogni; difatti quantunque le sembrasse ciò difficile da potersi eseguire, atteso che in passato figuravano tutte eguali, pure mi riuscì bene. Ieri fui da Monsignore a tutto partecipargli, ed oggi verrà ad annunciare a chi l’aspetta, questo o quell’ufficio; ma se non viene Irene9 io sono imbrogliata, perché hanno bisogno di essere istruite. Mi consola il vederle così docili,10 ma ciò non basta; preghi, per carità, e faccia pregare il Maestro Divino, acciò supplisca a quello che manca, per compiere l’opera da lui incominciata. Favorisca partecipare il tutto all’ottimo Sig. Direttore, gli dica anche che quell’Edizione di istruzione ad uso del Seminario di Bologna non l’ho potuta trovare; però mi raccomando alla sua carità.11 Le spedisco le massime di perfezione12 che ha qui dimenticate il Sig. C.te D. Luca; m’impose di spedirgliele in Seminario a Verona, perciò prego il Sig. Direttore di farle copiare per Vicenza, e poi colà fargliele avere. Troverà anche una carta appartenente alla Maestra delle Novizie, e quella resterà presso Lei. Le chiedo scusa, se non mutai il cordone alla Medaglia, ma io stessa guardai e di eguale non ho potuto trovarne. Lascio per non abusare della sua bontà, pregandola presentarmi umilis.ma presso il Sig. Direttore, e la caris.ma sua sorella,13 ed anche col R.do Padre Confessore.14 Alle Maestre dica loro ch’io bramo di scriverle, ma che in questi momenti non posso. Le riverisca, e saluti tutte le ragazze. Io faccio sempre pregare per loro; per carità non si dimentichino di pregare per me; tutte queste sue care figlie meco Le baciano umilmente la mano e piena di stima ho il bene di essere di Lei Umilis.ma Obb.ma Aff.ma Serva e Figlia Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 11 9bre 183815
Alla Stimatis.ma Signora La Sig.ra Redenta Olivieri Direttrice dell’Istituto delle Maestre di S.ta Dorotea Vicenza
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1 ASDV, I. 105. 2 Cf. lett. n. 4, nota 3. 3 De Maria. 4 Maria Anna Carolina di Savoia. 5 La Pia Opera era fiorente in Monza e già nel 1835 aveva ricevuto la visita del viceré e della sua consorte, che la presero sotto la loro protezione. Il 29-12-1837 don Marco Passi scriveva al Farina: « Nella città di Monza dove fiorisce la Pia Opera di S. Dorotea vi sono buone disposizioni per formare l’Istituto »: ASDV, I. 74. La visita dell’imperatrice ebbe luogo il 30-8-1838, nella chiesa di S. Maria in Carrobiolo, ove erano radunate le fanciulle con le assistenti, il direttore generale (arciprete mons. Samuele Bussola), il direttore (il barnabita p. Filippo Leonardi) e la superiora generale (Francesca Sirtori): cf. Il Cattolico Giornale Religioso-Letterario, n. 10, vol. XI, Lugano 30-11-1838, cit. in Annali della Pia Opera, n. 1, vol. I, pp. 42-44. 6 Suor Maria Rosa Sanfermo (cf. lett. n. 6). La Guardini lamenta spesso di non disporre di soggetti idonei: cf. lett. nn. 6, 10. 7 Balbi. 8 Suor Margherita Marzari. 9 Guardini: cf. lett. nn. 3, 8. 10 Qualche giorno dopo scriverà: « si assoggettano con somma docilità »: lett. n. 6. 11 Cf. lett. n. 3. 12 Si conserva una copia non autografa: « Massime del Venerato Fondatore Don Luca Passi », ASDR. Il ms. si compone di 3 fogli (cm. 13,2¥17,5), scritti nel recto e nel verso, contenenti 58 « massime » numerate. Sono brevi pensieri, densi di contenuto, ed indicano i punti principali del cammino spirituale delle suore. 13 Maria Redenta. 14 Don Marco Dal Ponte. 15 Nella data è incorso un errore: invece di 9bre bisogna leggere 7bre. Infatti 9 è il numero progressivo del mese di settembre, ma con l’aggiunta di bre diventa l’abbreviazione di novembre. Orbene, dal contenuto si deduce che la lettera è stata scritta non in novembre, ma prima di ottobre, cioè in settembre. Infatti il 7 settembre Madre Rachele aveva scritto alla Olivieri: «Tra non molto deve venire a Vicenza quel R.do Sacerdote […]. Con sì bella occasione, le spedirò la Medaglia »: lett. n. 4. Le parole « Tra non molto » significano alcuni giorni, non due mesi. Madre Rachele, prima dell’11 novembre, ebbe altre occasioni per restituire la medaglia, se ancora non l’aveva fatto, ad esempio in occasione del viaggio del Farina a Venezia nel mese di ottobre. Inoltre, ella dice di aver appreso da una lettera di don Luca che l’imperatrice il 30-8-1838 aveva visitato la Pia Opera di Monza. Quella lettera fu inviata da don Luca alla fine di agosto o ai primi di settembre; egli infatti, prima del 18 settembre, si recò a Venezia, quindi, se non avesse ancora scritto quella lettera, avrebbe dato a voce la notizia. Infine, Madre Rachele fa riferimento alla futura visita dell’imperatrice a Venezia; orbene, la visita avvenne dal 5 al 18 ottobre: cf. lett. n. 8, nota 4. |
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