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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1 Scorgo dalla di Lei lettera ch’egli non ha ricevuto una mia scritta in data dei 8 G.io,2 nella quale gli narravo essere stata dal Sig. Console,3 il quale si trova a Roma, ed anche le annunciavo la prodigiosa guarigione d’Irene. Io gliene sono gratissima per le preci che fece, le quali m’accerto avranno ottenuta la salute ad Irene; ma non la dimentichi, per carità, onde impetrargli dal Signore la fortezza necessaria per combattere i nemici. Alli 8 cessò di vivere una vecchia qui nell’Istituto;4 preghi anche per essa. Mi duole sommamente della Maestra Annetta,5 ma spero che continuerà a migliorare. Ella mi ha spaventato col sigillo della lettera, e subito il mio pensiero corse doloroso sopra la mia buona Madre.6 Mi rallegrai poi intendendo che ella sta bene. Io gli do una consolante nuova. Ieri fui da Monsignore, il quale mi annunciò avere ricevuta una lettera dal Maggiordomo,7 dove Sua Maestà l’Imperatrice8 partecipa l’interessamento che ne sente per questo povero Istituto, e ci mandò in dono 200 fiorini. Siane ringraziato il Signore, che per sua infinita misericordia tanto ci benefica. Io mostrai a queste figlie la bontà di Dio che prima ci umilia e poi ci esalta, perché la lettera per noi parla più che la visita personale. Ci benedica Padre acciò possiamo coraggiosamente camminare nella via, per giungere alla Vita. Piena di rispetto ho l’onore dirmi Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Serva Suor Maria Rachele Guardini
[Venezia]
Li 11 Gennaio 1839
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1 Don Antonio Farina: ASDV, a I. 303. 2 Lett. n. 18. 3 Battaggia. 4 Anna Pessato. 5 Anna Veronese. Nata a Vicenza (1816), fu allieva e poi assistente nella Scuola di Carità. Fu tra le prime Suore Dorotee di Vicenza. L’11-121836 vestì l’abito religioso, prendendo il nome di suor Dorotea. In un prospetto ms. del 1837 (ASDV) appare come economa, maestra delle novizie e vicedirettrice. Sostenne gli esami di studio e di lavoro (6 e 7-8-1838) e fu abilitata all’insegnamento nelle classi prima e seconda. Il 19-11-1839 fu inviata dal Farina come superiora della casa filiale di Schio. Mori il 10-12-1840. La Guardini la conobbe nel breve periodo trascorso nella casa di Vicenza, e le rimase molto affezionata: cf. lett. nn. 65, 195. 6 Redenta Olivieri. 7 Maurizio Dietrichstein: cf. doc. n. 15. Balbi consegnò (24-1-1839) la lettera a Madre Rachele, pregandola di inviarne copia al Farina (cf. lett. n. 25). Nelle «Memorie sull’Istituto», p. 6, erroneamente si dice che la lettera fu ricevuta dal Balbi il 30 dicembre. Essa porta la data del 5-1-1839. L’inesattezza è dovuta alla redazione tardiva delle «Memorie». Il 26-1-1839 don Luca scriveva alla Marini: «S.M. ha aggradito molto l’inno. Ha fatto scrivere una bellissima lettera all’Instituto di Venezia e gli ha mandato da Vienna 600 L. aust. in dono. Ecco se bisogna abbandonarsi alla provvidenza. Così ha dimostrata una predilezione particolare più che [lacuna] lo quando visitava ogni cosa»: P. Guerrini, Le Dorotee di Brescia, cit., lett. n. 7, p. 39. 8 Maria Anna Carolina. |
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