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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • LETTERE 1839. 8 gennaio – 30 dicembre. nn. 18–220.
      • 25
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25

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto R.do Padre,1

Ho sentito con vero rincrescimento la perdita che abbiamo fatta del Sig. Procuratore Piccoli:2 mancanza veramente sensibile a chi ricevette tanto bene, ma abbiamo il conforto che lo avremo a protettore in Cielo. Io feci non solo dalle sue Figlie, ma anche dalle Educande applicare la Santa Comunione, ed anche pregai il Sacerdote applicare per l’anima sua.

Ieri ricevei una lettera dal Sig. Barone Pascotini Vice Delegato, dove si rallegra con noi del buon preludio che ci diede Sua Maestà l’ottima Imperatrice. Ed egli si dichiarò pieno d’interessamento.

Oggi fui da Monsignore,3 il quale trovai a letto per costipazione, tuttavia usò la carità di ricevermi, e mi consegnò la


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lettera4 acciò possa alla Sig.ria V.ra R.ma mandarne la copia, coi suoi complimenti.

Il nome che lesse del Sig. Conte Passi5 non è del Sig. Conte D. Luca, ma bensì d’un suo fratello, che venne colla moglie sua a fare una gita a Venezia; bramavo che facesse con la Sig.ria V.ra R.ma conoscenza, e volevo dargli la direzione, ma non la volle attesoché non si fermava in Vicenza.

Favorisca presentarmi umilis.ma alla Sig.ra Direttrice6 ed a tutti i nominati altre volte. Le bacio rispettosamente la sacra mano, e piena di rispetto ho l’onore dirmi

 

Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Serva ed indegna Figlia

                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Li 24 Gennaio 1839

T.p. Venezia 25 Gen. – Vicenza 26 Gen.

 

Al Reverendo Signore7

Il R.mo  Sig. D. Antonio Farina

Professore di Teologia Pastorale – Vicenza




1 ASDV, a I. 313. Il testo, riportato nel reg. I [pp. 2-3], ASDR, presenta dei ritocchi, che denotano la trascrizione tardiva. Essi forniscono delle utili precìsazioni.



2 Da Vicenza la morte del Piccoli (20-1-1839) fu comunicata alla casa filiale di Venezia, chiedendo preghiere. Il Farina ne fece trarre la maschera, perché le sue sembianze rivivessero nell’Istituto, al quale egli aveva dedicato tutto se stesso. Fu portato il lutto per sei mesi: cf. «Memorie storiche» dell’Istituto di Vicenza, 1839, p. 11. Felice De Maria inviò una nota necrologica alla «Gazzetta Privilegiata di Venezia»: cf. Iunedì 28-1-1839, n. 25. Carlo Bologna dettò una iscrizione latina a ricordo della sua opera: cf. S. Rumor, L’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea, cit., pp. 113-114.



3 Balbi.



4 In reg. I [p. 2] è stato aggiunto: «del Gran Maggiordomo». Si tratta della lettera inviata (5-1-1839) dal Dietrichstein al Balbi: cf. doc. n. 15.



5 La trascrizione aggiunge «nella Gazzettao: cf. reg. I [p. 2]. Nella rubrica Arrivi e Partenze nel giorno 18 gennaio, si legge: «Arrivati. I signori: conte Passi poss. di e da Calcinate, alla Regina d’Inghilterrao: «Gazzetta Privilegiata di Venezia», sabato 19-1-1839, n. 16.



6 Madre Redenta Olivieri.



7 Nel reg. I [p. 3] si legge l’indirizzo: «A Monsignore Reverendissimo – Il R.mo  Monsignor Antonio Farina». A quel tempo il Farina non era monsignore; lo divenne nel 1840: cf. lett. della Guardini al Farina, 17-11-1840, n. 387. L’inesattezza denota la trascrizione posteriore della lettera.






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