Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • LETTERE 1839. 8 gennaio – 30 dicembre. nn. 18–220.
      • 32
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 95 -


32

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Reverenda Madre Superiora,1

Quantunque lontanissime ci troviamo, tuttavia siamo più che mai vicine, non solo per esserci gratuitamente dato da Dio di professare la cattolica religione, ma perché l’infinita sua bontà ci chiamò a consacrarci a Lui collo stesso fine di cercare la nostra santificazione, procurando quella del nostro prossimo.2


- 96 -


Io non so contemplare questo nostro Istituto senza ricordarmi di ciò che ha fatto Gesù Cristo per nostro amore. Allora sentomi il più delle volte (anzi quando mi è dato di poter avere una qualche contraddizione) nuova lena per operare, ricordandomi ciò che dice S. Francesco di Sales che le opere di Dio vengono provate colle contraddizioni, ed hanno così i loro principii e progressi; tengomi però in tali incontri, per quant’è possibile, nella maggior soavità ed amore, onde non dispiacere al caro nostro Amore.

Presentemente abbiamo qui lo zelantissimo nostro Fondatore, il quale è tutto contento, vedendo come Iddio benedice le sue intraprese,3 servendosi Egli d’un istrumento il meno adatto, quale son io.

Anche sua Eminenza il Cardinale Patriarca gode del bene che da questa povera Istituzione ne viene.

Ella preghi e faccia pregare per me, acciò non abbia da rendermi sempre più immeritevole de’ suoi lumi e della sua grazia, ed io indegnissima lo farò per Lei.

Piena di stima ho l’onore dirmi

    Umilis.ma ed Aff.ma Sorella

                                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 8 Febbraio 1839

 

Alla Reverenda Madre Suor Maria Agostina Pescio

Superiora delle Suore di S. Dorotea4 – Savona


- 97 -


[Nell'edizione cartacea presa a riferimento, la pagina contiene soltanto il testo della nota n. 4]

 




1 ASDR, reg. I [p. 5]. Suor M. Agostina (Angela), nativa di Albissola Superiore (Savona), fece parte del primo gruppo delle Figlie di N.S. della Misericordia. Il 21-10-1837 vestì l’abito religioso con sua sorella Domenica (suor M. Giovanna), sua cugina Benedetta Rossello (suor M. Giuseppa) e Paola Barla (suor M. Teresa). Emise la professione perpetua il 2-8-1839. Fu la prima superiora dell’Istituto, nominata da mons. Agostino De Mari, vescovo di Savona, perché era la più anziana e la più adatta per la sua prudenza e bontà: cf. «Relazione della fondazione del Conservatorio delle Figlie della Misericordia e di S. Giovanni Battista, 10 di Agosto 1837», ms., p. 3, AFDM. Il testo è riprodotto in Autografi di Santa Maria Giuseppa Rossello, Genova-Sampierdarena 1972, pp. 9-16; 53-56.

Resse l’Istituto per tre anni. Nel 1840 fu eletta superiora suor M. Giuseppa Rossello. La Pescio rimase come vicaria. Dopo qualche anno trascorso a Varazze, fu richiamata a Savona, per l’infermità della Rossello. Alla morte di suor M. Giovanna, che sostituiva la Rossello, il governo della comunità venne affidato a suor Agostina. Fu anche maestra delle novizie. Alla sua morte (12-7-1850), la Rossello ne scrisse l’elogio, esaltandone le virtù: cf. «Relazione della fondazione», cit.; «Libro delle Sorelle della Misericordia», ms.; «Per una storia della prima Comunità di F.D.M.», dt. in coll., ff. 1-4, AFDM.



2 Non si accenna ad un precedente rapporto di amicizia. Si conobbero attraverso don Luca che, in questo caso come in altri, mise in contatto persone vicine spiritualmente e unite dall’impegno apostolico. La lettera porta la stessa data di quella alla Frassinetti (cf. lett. n. 33), che la Guardini scrisse per suggerimento di don Luca, il quale allora si trovava a Venezia e, due mesi prima, era stato a Savona per l’aggregazione della Pia Opera all’Istituto delle Figlie di N.S. della Misericordia: cf. lett. n. 17.



3 Don Luca: cf. lett. n. 29; doc. n. 18.



4 Le Figlie di N.S. della Misericordia sono dette «Suore di S. Dorotea» per i legami con la Pia Opera. Mons. De Mari, preoccupato dell immoralità e dell’ignoranza della gioventù, eresse in Savona (1835) una Compagnia di signore («Consorelle della Pia Opera sotto il titolo di N.S. Addolorata e del le SS. Vergini e Martiri Filomena e Doroteao) per l’educazione cristiana delle fanciulle povere: cf. De Mari, lett. 9-1-1836, al P. Segretario di Stato / Interni, ACVS; Id., Attestato per la Pia Opera di S. Dorotea in Savona, 12-5-1840, ACIVCSVA; M.L. Romanisio, Per una storia religiosa della diocesi di Savona nell’età della restaurazione (1815-1848), Tesi di laurea, Ist. Univ. Paregg. di Magistero «Maria SS. Assunta», Roma 1976-1977, dt., pp. 274 ss.

Mons. De Mari, convintosi poi della necessità di un’istituzione per il suddetto scopo, ne promosse la realizzazione, per la quale si offrì Benedetta Rossello, seguita da altre tre giovani (cf. nota 1). Fu così fondato (10-81837) l’Istituto delle Figlie di N.S. della Misericordia: cf. Romanisio, cit., pp. 279 ss.; P. Calliara, Figlie di Nostra Signora della Misericordia, in Dizionario degli Istituti di perfezione, vol. III, Roma 1976, coll. 1650-1652; Id., Maria Giuseppa Rossello, ibid., vol. V, Roma 1978, coll. 952-953.

Il 10-4-1838 don Luca da Genova scrive al Farina: «Sono stato nella passata 7mana a Savona e là vi ho trovato il medesimo instituto promosso da Monsig. Vescovo senza saper niente né di Vicenza, né di Genova, è nato come il suo dalla Pia Opera. Non si vede la mano di Dio nella combinazione di tante volontà? Il Signore compia i suoi disegni e non mettiamo ostacoli colla mancanza di confidenza»: ASDV, I. 76.

Don Luca il 12-12-1838 aggregò la Pia Opera all’Istituto delle Figlie della Misericordia: cf. annotazione nel ms. « Scopo dell’Istituto di S. Dorotea», AFDM. La parte introduttiva del ms. riproduce il pensiero di don Luca sulla necessità di appoggiare la Pia Opera a un Istituto di suore, per assicurarne la conservazione dello spirito e la diffusione. Il testo è identico a quello delle Regole dell’Instituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea, Venezia 1840, cit., pp. 5-6. Nella parte dispositiva del ms. si danno 12 Norme, da aggiungersi alle Regole delle Figlie della Misericordia, e 4 Avvertimenti «pel buon andamento della Pia Opera». Anche questa parte corrisponde sostanzialmente – alcune volte letteralmente – al testo delle Regole del 1840, pp. 39-40.

Circa lo sviluppo della Pia Opera a Savona cf. Ia lettera di don Luca al Farina, 19-12-1838: doc. n. 14.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL