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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1 Io speravo ch’Ella usasse la carità di scrivermi subito giunto in Ancona, onde farmi sapere il viaggio suo, ma ancora non ebbi sue lettere; voglio nonostante lusingarmi che il Signore lo avrà benedetto attesoché Egli lo ha intrapreso per la sua gloria ed a vantaggio delle anime. Subito ch’Ella è partito, scrissi a Monsignore,2 onde imprimergli meglio tutto ciò che Lei mi commise, e non contenta di ciò gliene parlai anche sopra. Preghi e faccia pregare, perché lo stesso parmi molto sconcertato in salute. Ho scritto alla Superiora di Genova, dove ho spedito le Regole della Portinaia,3 ed ho ricevuto da colà una bella lettera dalla Barabino Teresa,4 la quale m’immagino che sarà la Segretaria. Essa dimostra il piacere che prova tutta quell’ottima Comunità, perché si va estendendo l’Istituto nostro, e mi parla della vestizione che fece la Sig.ria V.ra R.ma ai 10 del passato gennaio, e di quelle che fecero i voti.5 Dice pure che stanno attendendo nuove Suore, mostrando varie giovanette desiderio di legarsi a loro. A me sembra ben fortunata quella Comunità che ha un numero di 15 individui tutti atti per l’Istituto.6 Mi consola molto questa cosa, perché potranno fare un gran bene. Sia di tutto lodato Iddio! Il giorno 8 ha cominciato a venire la Maestra,7 la quale insegna con tanta carità, che fa venir voglia d’imparare. Io mi diverto quando le Suore fanno la ripetizione.8 La Sartori, che desiderava tanto lo studio, ora è instupidita e continua colle sue pazzie; la Teresa continua bene; anche Maria Salesia studia bene, ma sempre più mi confermo in quello che dissi riguardo a questa.9 Maria Rosa10 mi prega mettermi a studiare dicendo che avrebbe ella più confidenza, perciò chiedo a Lei; avendo il permesso condiscenderò volentieri. Il Sig. Parroco di S. Pantaleone11 mi commise di farle i suoi doveri. Lunedì si darà principio ad istruire le fanciulle, per apparecchiarle a ricevere i SS. Sacramenti. La Sig.ra Costa mi commise dirle che quel libretto, che venne alla Sig.ria V.ra R.ma consegnato da me col Passaporto, lo tenga ben custodito affìne di riportarlo; attesoché tanto preme a suo nipote, avendo isbagliato in consegnarglielo. L’avverto che il R.do Sig. D. Antonio Angelini dallo Zanno12 è Oratore nella Chiesa di S. M.a Formosa di qui. Mi sembra che sarebbe bene ch’Ella gli scrivesse onde venisse a prender cognizioni dell’Istituto, che sarà forse utile anche colà, ricordandomi di aver inteso esservi la Pia Opera con molti bisogni di quelle giovani.13 Le bacio rispettosamente la sacra mano pregandola di tutte benedirci di Lei Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Figlia Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 14 Febbraio 1839
Al Molto Reverendo Signore Il
Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi – Ancona
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1 ASDR, reg. I [pp. 6-7]. 2 Balbi. 3 Don Luca diede alla Frassinetti la sua collaborazione nella redazione delle Regole. 4 Vestì l’abito religioso il 4-3-1838 insieme con la Frassinetti ed altre 11 compagne. Nel 1840 venne eletta maestra delle novizie. Fu poi trasferita a Roma e successivamente nominata superiora della casa di Macerata: cf. Memorie intorno alla Venerabile Serva di Dio Paola Frassinetti, cit., pp. 43, 48, 68, 70. 5 Emisero i voti semplici di castità, povertà e ubbidienza la Frassinetti, Teresa Albino, Marianna Danero e Maddalena Oliva; le tre prime aggiunsero il quarto voto di promuovere la Pia Opera: cf. A. Capecelatro, Vita della Serva di Dio Paola Frassinetti fondatrice delle suore di Santa Dorotea, Desclée, Lefebvre e Cia, Roma – Tournay 1900, p. 81; Memorie intorno alla Venerabile Serva di Dio Paola Frassinetti, cit., p. 44. 6 La comunità di Venezia era più numerosa, ma le suore valide erano di meno, perché alcune già anziane: cf. lett. n. 41. 7 Cf. lett. nn. 13, 36. Forse era Maria Mozer, alla quale la Guardini, dopo gli esami, scrisse (12-6-1840) per comunicarle l’esito positivo e ringraziarla: cf. lett. n. 291. 8 Cominciarono a frequentare le lezioni in otto (cf. lett. n. 36), tra le quali erano Luigia Sartori, Teresa Giustina, Maria Salesia, Maria Rosa Sanfermo. Ai primi di aprile, si aggiunse, con il permesso di don Luca, la Guardini. L’11 maggio ella scrive al Farina: «È già scorso ora un mese che mi fu data l’obbedienza di studiare»: lett. n. 73. Nelle «Memorie sull’Istituto» si annota: «Il 9 Febbraio cominciarono le lezioni di studio, affìne farsi approvare secondo il regolamento, M.a Rachele Guardini, allora M.e Maestra delle Novizie e Superiora, e le Novizie M.a Rosa Sanfermo, M.a Benedetta Aprile, Anna Moro e più tardi Teresa Giustina, che assunse il nome di Dorotea, perché ricevuta la prima nell’Istituto novello»: p. 6. La Sartori e Maria Salesia non vengono menzionate, forse perché poi lasciarono l’Istituto. 9 Madre Rachele riscontrava in quella candidata alcuni difetti, in specie poca docilità, e ne aveva informato don Luca: cf. lett. n. 110. 10 Sanfermo. 11 Don Andrea Salsi. 12 Leggi: da Alzano. Nacque ad Alzano Maggiore (Bergamo) il 6-41787 da Giovanni Battista e Marianna Pellandi: cf. APAMAL. Fu ordinato sacerdote il 23-9-1809: cf. «Liber Ordinationum ab anno 1776-1812», ACVB. Morì ad Alzano il 22-2-1845. 13 Alzano Maggiore fu uno dei primi paesi nei quali venne istituita la Pia Opera: cf. Annali della Pia Opera, n. 1, vol. I, Cit., pp. 2-3. |
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