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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • LETTERE 1839. 8 gennaio – 30 dicembre. nn. 18–220.
      • 93
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Rever.do Padre,1

Ho esaminato il Prospetto che Lei credeva adattato per presentare all’I.R. Delegazione, ma non l’ho trovato mica buono per tale effetto.2

Ella si ricorderà ch’io Le dicevo di averlo il Sig. Co. D. Luca apparecchiato, perché fosse presentato a Sua Santità,3 contenendo lo scopo principale dell’Istituto, cioè la diffusione della Pia Opera e la coltivazione dello spirito delle fanciulle, acciò abbiano a conoscere il fine per cui sono nel mondo, ed a cosa devono tendere in tutte le operazioni loro, cioè a Dio, cui saranno obbligate di rendere conto d’ogni loro azione.4

Ella vede, R.mo  Padre, quanto è diverso da quello che ha presentato il Sig. Professore Farina, il quale chiese come Scuola, onde facilitare l’approvazione; ed a questo fine lasciò


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secondario ciò ch’è lo scopo massimo; però io credo proprio sarebbe utile ch’Ella scrivesse al Sig. Professore, pregandolo di fargli copiare tutte le carte che ha presentate alla Delegazione di Vicenza, onde ottenere l’approvazione di Centrale Casa. Lei disponga tutto quello che crede buono ed il Signore lo benedirà.

Nel ricorso fatto a Sua Altezza mi lusingavo che avessero intrecciato una qualche parola, che indicasse l’eccitamento avuto dallo stesso Serenissimo Vice Re5 per la fondazione di qui, ma non vi si trova neppure una sillaba che faccia conoscere il convenuto personalmente.

Le bacio la sacra mano e la prego della carità di tutte benedirci. Prego il Signore a donarle una salute forte, onde usarne per accrescere a Dio la gloria

Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Serva ed indegna Figlia

                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 18 Giugno 1839

 

A Monsignore Reverendissimo

Il R.mo Monsignor Co. Roberto Balbi

Cavaliere della Corona Ferrea, ecc.

S.P. Mani

 





1 ASDR, reg. I [pp. 44-45].



2 Madre Rachele soleva esprimere con franchezza il suo pensiero a mons. Balbi (cf. lett. nn. 99, 219, 227) come a don Luca (cf. lett. nn. 67, 193, 207, 223, 229, 293, 605, 608, 716) e al Farina (cf. lett. nn. 349, 371, 375, 376, 384). Ella nutriva per loro sincera stima e devozione, sempre pronta ad eseguire il loro volere, che umilmente accettava come espressione della volontà di Dio. Questo però non le impediva di manifestare, con semplicità e chiarezza, il suo pensiero, quando lo riteneva opportuno per il bene dell’Istituto. Dopo, serenamente si rimetteva alle loro decisioni.



3 Gregorio XVI.



4 La Guardini continuamente sottolinea lo scopo principale dell’Istituto: cf. lett. nn. 157, 318, 351, 367, 600, 772, 902, 1067, ecc.



5 Rainieri.






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