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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Molto Reverendo Padre,¹

Ho sentito con vero piacere che il viaggio loro sia stato felice, e che tutti di loro rispettabile famiglia sieno sani. Sia ringraziato il Signore, che prego di consolarli, acciò possano sempre operare per la sua gloria.

Ora soddisferò ai di Lei desideri; dirolle come vanno le cose di qui. Monsignore² sta meglio; il giorno dopo la loro partenza, lo stesso venne all’Istituto, perché temeva ch’io non fossi andata da lui a motivo della poca mia salute. Egli s’interessò molto, ed avendo veduto la nuova Economa un po’ sbilanciata, l’assistette dandole un Napoleone d’oro, tacendo quello che ha speso onde ordinare una convenzione, che da qualche anno era stata fatta senza regola.

Riguardo al viaggio è contentissimo che lo intraprenda;³ solo è da vedere che non si muti il tempo, perché sarebbe un affare serio, attesa la carcassa che sono.

Per le figlie non ho lingua da ringraziare il Signore, pel contento che lasciano sentire; loro sono imparadisate, mi dicono che sembrale impossibile di poter godere tanto in questa valle di miserie.

Due sole hanno sentito la mutazione delle cariche,⁴ ma

la loro pietà fa superare i rincrescimenti, che provano, con pace.

Per la Sig.ra Baronessa,⁵ Ella poteva rispondere senza attendere la conferma, perché veduta da Lei capace; sa che non saprei oppormi alla carità sua e che l’unico motivo che potrebbe a questo indurmi, sarebbe ch’ella non avesse il mezzo franco stabilito pel mantenimento giornaliero,⁶ ed anche per questo mi lascerei vincere, quando avessi mezzi per poterlo fare.

Scrivendole, potrà anche determinare per la mobilia, affinché non si abbia troppo a dilungare. Se il fratello della stessa volesse alleggerirsi del viaggio, ella potrebbe venire colla Sig.ra Maffei⁷ e Ziller,⁸ che spero verranno intorno alla metà del prossimo mese, almeno se vogliono meco fare il viaggio.

La prego presentarmi doverosa a tutti di sua carissima famiglia, e non mi dimentichi, per carità, al Signore. Tutte le mie figlie nonché le ragazze meco si uniscono a ringraziare tanto Lei che il R.do Co. D. Marco della carità che continuamente

ci usano, raccomandandoci al Signore e benedicendoci.

Piena di rispetto ho l’onore di baciarle la sacra mano e dirmi

                                                                   di Lei
Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Figlia

                                         Suor Maria Rachele Guardini

Venezia li 24 7bre 1839

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi

Bergamo