Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • LETTERE 1839. 8 gennaio – 30 dicembre. nn. 18–220.
      • 177
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 392 -


177

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

Sia benedetto Iddio che ha scritto in Trento, per consolare quelle anime desiderose di porsi al servizio del Signore.2 Ella dunque preghi lo Sposo celeste, acciò lo spirito suo vinca l’infernale nemico.

Qui, caro Padre, troverà l’ultimo metodo esteso per le Adoratrici, ed anche la maniera di assistere al Santo Sacrificio.3 La di Lei carità lo esaminerà e compirà l’opera che il Signore Le ha ispirata.

Riguardo all’Istituto nostro, io non posso che, a confusione mia, dirle che il benedetto Signore benedice le opere della più indegna tra le sue creature. Tanto le Suore che le novizie corrispondono alla loro vocazione ed alle abbondanti grazie che il misericordioso Iddio versa sopra di loro. La buona Teresa4 dissemi significarle che vuol proprio farsi santa.

Riguardo alle ragazze, una qualche volta, dimenticano i loro doveri, ma avvertite sono docili. Questa è una grazia grande che ci fa Iddio.

Flavia5 conserva il desiderio di entrare nel gran mondo;


- 393 -


io vado sempre tenendola lusingata con ragioni, le quali saranle utili anche sortita dall’Istituto; ho però pregato suo padre, acciò voglia darsi pensiero, affine di non tenerla in violenza.

La Tonina è buona e, se avesse costanza nel pensiero, si potrebbe metterla nella prima prova, ma non si può fidarsi; perciò attenderemo quello che manifesterà il Signore in avvenire. La Serafina è ricaduta, però sta meglio.

A Bassano non ho preso impegno per le povere, ma restammo d’accordo con D. Andrea6 che apparecchi un locale apposito, perché il Decreto parla chiaramente dell’educare le indigenti, perciò è buono tenere disposte bene le cose, onde non avere al momento dispiaceri.7

Per la Silvestri di Terzolago mi è stato parlato, ma l’assicuro che ne ho vedute più di 20 vogliose di meco venire, ma capaci pel nostro Istituto poche, anzi pochissime si trovano.

L’Adelaide Maffei, prima di giungere a Venezia, mi accusò un dolore. Subito qui giunta, fu visitata e le si applicarono le mignatte; ma al dolore unisce la tentazione della dispiacenza d’essere lungi dalla sua famiglia, per cui non so se sarà capace di superarla. La stessa chiesemi di rimpatriare al venire della Baronessa Cristani,8 e vorrebbe ritornare la prossima primavera. L’ho accertata che, se non resiste presentemente alla tentazione, non saprà superarla in altro momento.

Io continuo, per misericordia di Dio, ad avere grandi desideri ed opero quello che mi viene concesso.

Ella, caro Padre, preghi il santo amore, acciò tutta mi consumi del suo fuoco.


- 394 -


Piena di rispetto le bacio la sacra mano, e la prego di benedirmi

Umilis.ma Dev.ma Obb.ma
                                                               Serva e Figlia

                                     Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 9 9bre 1839

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Marco Passi

Bergamo

 





1 ASDR, reg. I [pp. 99-100].



2 Cf. lett. n. 156, nota 4. Don Marco fu un « direttore di spirito distinto fra i più illuminati e fervorosi »: lapide sepolcrale nella cappella Passi del cimitero di Calcinate.



3 Cf. lett. n. 156.



4 Giustina.



5 Cf. lett. n. 229.



6 Agostinelli.



7 Cf. lett. n. 157.



8  Maria Teresa.





Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL