Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume II. LETTERE 1838–1839.
    • DOCUMENTI 1838–1839. nn. 1–38.
      • 10. Lettera di Anna M. Marovich a Madre Rachele.
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 500 -


10. Lettera di Anna M. Marovich a Madre Rachele.1

 

Viva Gesù viva Maria!

 

Dilettissima Sorella in Gesù Cristo

S’Ella ha tardato un pochetto a rispondere all’altra mia letterina, non poteva questo recarmi la minima ammirazione, sapendo benissimo che le molte sue occupazioni, ovvero la dipendenza che ha da’ suoi superiori, le avranno impedito di farlo più tostamente. Devo poi ringraziarla moltissimo di averlo fatto, tosto che fu in suo potere, né so come spiegarle la mia gratitudine pel dono della vita di Bartolommea Capitanio,2 che colla sua lettera graziosamente mi accompagnò. Questa vita mi piace moltissimo, ne lessi quasi la metà, e vi si scorge un’anima grande, che ardeva di un amore accesissimo verso del nostro buon Dio. Ella avrà il merito appresso il Signore di avere anche con questo contribuito


- 501 -


a dissipare alcun poco la mia freddezza, e confido che vorrà impegnare colle sue preghiere il Signore a confermarmi nei buoni propositi che la lettura di questa vita mi fece fare, e ad aiutarmi colla sua grazia, onde li metta in esecuzione.

Stia certissima che anch’io dal canto mio non mancherò di pregare per Lei, acciò l’Istituto dal Signore affidato alla sua direzione abbia l’effetto desiderato, ed Ella possa avere la consolazione di veder appiccata la fiamma del divino amore in molti cuori per opera sua. La prego anche di raccomandarmi al Signore ed alla nostra cara Madre Maria, acciò possa conoscere la Divina Volontà in un affare di somma importanza che presto sta per decidersi.

La ringrazio anche del sonetto, il quale mi piacque moltissimo, composto, come mi scrisse, intorno l’Estatica da Capriana.3 Io non ne avevo alcuna contezza e mi godetti udendo quella meraviglia, pensandomi quanto grande dev’essere l’amore che quell’anima benedetta porterà al nostro caro Gesù. Oh se anch’io potessi amarlo egualmente, senza però che fosse manifesto con questi segni sensibili! ma invece il mio amore è languido e si può dir quasi spento.

Preghi, la supplico, il nostro amante Gesù che converta quella piccola scintilla di amore, che tengo nel cuore, in un


- 502 -


grande incendio che tutto lo abbruci e consumi, e desiderando lo stesso bene per Lei, passo a segnarmi con la più verace stima

Affezionatissima in G.C.

 

P.S. Il mio P. Spirituale4 concambia ai suoi saluti, e mentre la ringrazia delle orazioni ch’Ella si offrì di fare per lui, l’accerta che non mancherà egli pure di pregare per Lei, come desidera.





1 Minuta in ACPV. La lettera è riportata in A.M. Marovich, Lettere morali di una pia giovane, 2ª ed., parte I, Tipografia Emiliana, Venezia 1852, n. 72, pp. 154-155. Dal contenuto appare che è diretta a Madre Rachele. Fu scritta nella seconda metà di settembre 1838. Infatti il 17-9-1838 la Marovich scriveva al Canal: «Alla lettera di Suor M. Rachele risponderò quando a Lei piacerà. La vita della Capitanio non l’ho ancora letta perché mi sentiva gran desiderio di legger subito e perciò non volli farlo perché anche nelle cose sante bisogna frenare l’ansietà, perciò col suo permesso leggerò invece questa sera, o domani»: ASRM.



2 [G. Scandella], Vita della saggia e virtuosa giovane Bartolommea Capitanio di Lovere, Brescia, Tipografia del Pio Istituto in San Barnaba, 1837, in 8°, pp. 330. L’opera fu accolta con favore e venne ristampata molte volte in italiano, tedesco e francese. La 2ª ed. in 8°, pp. 324, fu pubblicata a Brescia nel 1839, dalla stessa tipografia. Seguirono le edizioni del 1842, 1858, 1862, 1867, ecc.



3 Domenica Lazzeri. Madre Rachele, quando si recò a visitarla nell’ottobre del 1839, ne diede notizia alla Marovich, la quale il 30-10-1839 scrisse al patriarca Monico: «Ebbi questa mattina la consolazione di conversare per qualche tempo con Sr. M. Rachele, la Filotea delle Conversazioni. Per chi è obbligato a trattar sempre con gente di mondo, come tocca a me, riesce di sommo diletto poter qualche volta trovarsi con chi intende il linguaggio dello Spirito, e sa quanto è dolce ed apprezzabile il Divino Amore. Essa mi raccontò molte cose veramente ammirabili dell’Estatica di Caldaro, e dell’altra di Capriana»: ACPV.



4 Don Daniele Canal.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL