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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1 Eccomi a prontamente riscontrare alla di Lei lettera.2 Ella brama sapere della Filippini di Brescia, io m’immagino della Margherita3 (ch’è bionda, d’anni 27), la quale qui conobbi che non è molto; sappia la Sig.ria V.ra R.ma che il giorno 30 9bre giunsemi una lettera da Brescia, la quale mi faceva scrivere una pia Dama di colà,4 che la soprannomata giovane era fuggita da sua madre e che, trovandosi essa a Venezia senza mezzi, aveva scritto alla madre, onde s’interessasse a ricuperarle la sua roba che aveva impegnata, ma non potendo ciò eseguire la madre perché miserabile, assunse questo una pia signora, la quale significommi il luogo dove appoggiata era Margherita, ma siccome io trovavami a letto, così fui necessitata mandare altre mie Figlie, sempre col consenso di Monsignore nostro ottimo Superiore.5 Quando mi trovai meglio, andai io stessa e le dissi ciò che il Signore m’ispirò, onde toglierla da una casa, che inconveniente era ad una giovine, ed anche per farle concepire quell’orrore ch’è necessario alla vita che conduceva. Ciò fu sempre vano; quando le dissi ch’io non sarei mai più andata di lei in cerca, perché sarebbe stato un abusare della bontà di Monsignore, ma che volendo essa determinarsi a ritornare in seno di sua madre, si portasse ella all’Istituto che sarebbe da me soccorsa. Piacque all’infinita bontà di Dio concedermi la consolazione di vedere questa pecorella smarrita venire a me il giorno della Santa Epifania. Lei, caro Padre, può immaginarsi quale è stata la mia allegrezza; l’accolsi con tutta benignità, le feci continuatamente tenere compagnia da una di queste care creature, che forti sieno nella virtù; la tenni sempre separata; ed oh, come sono contenta d’aver così operato! quando, il secondo giorno, venne una donna che annunciossi per la sua prima padrona di Casa; questa conviene che le abbia riferito qualche cosa che risvegliasse nella giovine la passione che cercava soffocare, e mi fece chiamare pregandomi che la facessi accompagnare a prendere della sua roba. Io non lo permisi e, benché si facesse venire le convulsioni, cercai tranquillarla nulla condiscendendo. Ma cosa è mai la creatura, quando si lascia trasportare dalle passioni! giunse a mostrarmi ch’è bestiale. Ella aspettò che tutte fossimo in riposo, e col mezzo d’un lenzuolo legato al balcone si calò e fuggì. Fortunatamente che niuna dell’Istituto, eccettuate la portinaia e Maria Rosa,6 non venne in cognizione di ciò, poiché mi sarebbe stato un accrescimento di dolore. Fui obbligata a ricorrere alla Polizia, perché aveva lasciato vari oggetti, i quali furono dalla Polizia mandati a prendere. La Margherita ebbe la sfacciataggine di venire a nuovamente pregare per essere accolta; io la rifiutai. Andò anche da Monsignore, il quale pieno di bontà mi fece fare una lettera a beneficio della stessa. Ora poi non so cosa ne sia; quello che posso dire sì è che, pochi giorni addietro, venne da me una, che direi al vestito signora, e voleva che le dassi denari, acciò la sunnomata giovine potesse portarsi a Brescia. Io non potei aderire perché ebbi altro ordine da colà, dopo l’accaduto. Favorisca presentarmi doverosa alla mia cara Madre7 e Sorelle. Godo che le cose costì vadano bene; anche qui, per misericordia del Signore, sono contenta. Le bacio la sacra mano, e piena di rispetto ho l’onore di dirmi Umilis.ma Dev.ma Obb.ma Serva ed indegna Figlia Suor Maria Rachele Guardini
Venezia li 31 Gennaio 18408 T.p. Venezia 31 Gen.
Al Molto Reverendo Signore Il R.mo Sig. D. Antonio Farina Professore di Teologia Pastorale
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1 ASDV, I. 154; ASDR, reg. I [pp. 142-143]. 2 Cf. doc. n. 40. 3 Cf. lett. nn. 196, 218, 224, 225, 226. 4 Gabriella Bornati Echenos. 5 Balbi. 6 Sanfermo. 7 Redenta Olivieri. 8 Nella trascrizione, reg. I [p. 143], erroneamente si pone la data: 2 Febbraio 1840, forse in dipendenza di quanto Madre Rachele dice nella lett. n. 237: « lettera ch’io le avevo inviata (se non m’inganno) in data dei due corrente ». La data 31 gennaio è confermata dal timbro postale e dal doc. n.41. |
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