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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 238
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

Oh come è buono Iddio! Egli, ch’è infinito, sa trovare infiniti modi per far meritare. Di ciò ne chieda contezza al Sig. Carlo Manziana, e gli dica che preghi e faccia pregare acciò il misericordioso Iddio mi conceda la fortezza necessaria per combattere il nemico, che scatenossi per l’azione fatta dalla Filippini.2

Io non sono per questo impaurita; ne ringrazio il Signore e vorrei poter consumare la mia vita, per vedere quest’anima convertita.

Ieri sera venne la Nicolodi3 da Cembra, accompagnata da suo padre. Spero che questa creatura, ad altro tempo, darà alla società, per mezzo della sua carità, non fiori, ma buoni frutti. Sia di tutto benedetto il caro Gesù Signor nostro!

Oggi abbiamo avuto la funzione4 nella Parrocchia di S. Cassiano ed anche in quella dei Santi Apostoli; nella prima Parrocchia, quelle che si sono accostate alla S. Comunione, credo che ascendessero al numero di 80; nell’altra il numero era un po’ minore, ma bastante per essere costretti a dire: cosa sarà l’unione dei Beati in Paradiso!

Ho avuto la consolazione di poter assistere a tutte due le


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Parrocchie, per la diversità dell’ora. Avanti la S. Comunione vennero eccitate dal Sig. Parroco a sempre infervorarsi nella benedetta Opera del Signore, e compirono col Te Deum.

Nell’Istituto abbiamo avuto Messe; ci favorirono i R.di Parrochi di S. Pantaleone5 e dei Tolentini.6

Lascio perché Maria Rosa lo vuole.7 Le bacio la sacra mano e la prego della carità di benedirci

                                                            di Lei
Umilis.ma Dev.ma Obbl.ma Figlia

                                  Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 6 Febbraio 1840

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi
Bergamo

 

 





1 ASDR, reg. I [pp. 144-145]. Questa lettera sostanzialmente presenta lo stesso contenuto dell’altra inviata in pari data al Farina (cf. lett. n. 237).



2 Cf. lett. nn. 224, 225, 234.



3 Teresa: cf. lett. n. 237.



4 In onore di S. Dorotea: cf. lett. n. 237.



5 Don Andrea Salsi.



6 Don Carlo Gidini.



7 La Sanfermo aveva cura che Madre Rachele, per la sua malferma salute, non si affaticasse sottraendo ore al sonno per sbrigare la corrispondenza.

 







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