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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 281
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Signore,1

Inaspettata sì, ma cara mi è stata la pregiatissima di Lei lettera, dalla quale intendo che il buon Gesù lo scelse non solo perché ascenda al Sacro Altare, onde immolarvi la Vittima Immacolata, ma volle anche metterlo nella carriera dei condottieri.

Nulla adunque paventar deve, ma, diffidando di se stesso, una piena confidenza ponga in Dio; e ad imitazione del Divino Pastore con amore accolga le pecorelle e con tenerezza le tratti, ed offra la sua vita, nulla paventando di perderla per ben custodirle.

Trovando Iddio nel cuor suo coteste disposizioni, gli concederà la consolazione di ricondurre all’ovile le traviate, e perseverando Ella in questo penoso sì, ma eccellente stato, godrà un’eterna gloria.

Non mi sorprese l’intendere ch’Ella non abbia il decorso anno rinvenuto il luogo dove soggiorno, attesoché da poco qui trovavami, ed essendo nuova l’Istituzione più difficile


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riesce l’averne cognizione in una città così vasta qual è Venezia.

S’Ella verrà qui altra volta, basta che chieda al Sig. Menghini, il quale spero si farà piacere non solo indicarle il luogo, ma anche condurla.

Le sono infinitamente obbligata della carità, che mi promette di ricordare a Dio Signore la povera anima mia nel Santo Sacrificio, ed io indegnissima lo farò nelle orazioni mie

                                                              di Lei
              Umilis.ma Dev.ma Serva

                                     Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 15 Maggio 1840

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. D. Pietro Galetti

Sanzeno, Valle di Non – Tirolo





1 ASDR, reg. I [p. 174]. Don Pietro Galletti nacque il 23-10-1812 a Odolo (Brescia) dai coniugi Giovanni e Teresa Serafini (cf. « Registro dei battesimi 1740-1845 », APO), i quali poi si trasferirono a Preore.

Ordinato sacerdote (8-12-1838), fu cooperatore a Sanzeno e poi per 39 anni curato a Bersone. Per diversi anni fu, in rappresentanza delle Giudicarie, deputato alla Dieta di Innsbruck: cf. P. Scalfi Baito, Preore in Giudicarie, cit., pp. 40, 259-260. Morì a Bersone il 4-4-1884: cf. « Registro dei morti », ms., p. 49, n. 2, APBe.

Nel registro dei battesimi, si legge Galetti; in quello dei morti, Galletti.







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