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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 317
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

Nell’ultima mia2 la pregavo mandarmi il progetto del lavoro di seta, per consegnarlo al Signor Barone Pascotini. Ora lui è prevenuto che l’avrà da Sua Eminenza;3 così ha detto Monsignore,4 che tanto la riverisce.

Il giorno sei corrente, fu all’Istituto il Sig. Cavaliere Battaggia, che si trattenne molto. Ei ha visitato l’interno dell’Istituto, esaminò i registri della Pia Opera; insomma partì soddisfattissimo. Ciò seppi dal Padre Confessore,5 al quale così disse un Sacerdote, con cui aveva parlato lo stesso Signor Battaggia.

Le Regole6 appartenenti alla Signoria Vostra Reverenda le ho ritirate; sono già legate; così verrà fatto per quelle di Vicenza e Genova.

Scrivendo al Signor Professore Farina, gli annuncierà che per la spesa [di] legatura spedirà più del prezzo da Lei indicatogli quattro soldi per copia. Essendo quaranta, dovrà mandare 20 lire Austriache e cinquantasette centesimi.

Se vostra bontà vide la copia di ciò che scrissi a Sua Eminenza,7 è ben dovuto che Le spedisca copia di quella, che il


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Sacro Pastore a sua consolazione ed a mia confusione ha risposto.8 Per carità, preghi e faccia pregare il Signore, perché non abbia mai più a corrispondere male a tanta infinita di lui carità.

Siccome quello, [che] ho esposto riguardo a quello che Sua Eminenza ci disse, non lo lessi per la fretta, così vennemi in mente, dopo la sua partenza, che parlando sulla dottrina necessaria per noi ci ha raccomandato aver sempre presenti le nostre Regole, affine poterle mettere in pratica. Le ricordo ciò, perché possa nella descrizione, che farà porre sul Cattolico,9 toccarlo.

I Signori Dalmistro, il Padre Confessore con tanti altri, m’imposero riverirla in unione al Signor Conte D. Marco.

Preghi per Maria Rosa, ch’è in letto e non si può muovere, avendo preso una sconquassata intestinale sopra un albero; cosa che dà pensiero, perché non può che a stento respirare. Io sto bene; ora tengo anche di Economa.10

Bacio a Lei rispettosa la sacra mano, pregandola ossequiare tutti della spettabile sua famiglia, supplicandoli non dimenticarmi al buon Gesù

                                                  di Lei
                          Umilissima Devotissimia Obbligatissima Figlia

                        Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia Dall’Istituto di S.ta Dorotea – dì 14 Agosto 1840

 

Al Molto Reverendo Signor

Conte D. Luca Passi – Bergamo




1 ASDR, reg. I [p. 199].



2 Lett. n. 313.



3 Monico.



4 Balbi.



5 Don Angelo Gerardini.



6 Cf. lett. n. 313, nota 9.



7 Lett. n. 309.



8  Non ci è stata conservata.



9 Il Cattolico Giornale Religioso-Letterario di Lugano.



10  In sostituzione della Sanfermo indisposta.






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