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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1 Ella ha voluto in parte risarcirmi del rincrescimento, che altre volte ho provato per non sapere come si trovasse. Sommo è stato il mio piacere in ricevere il gentilissimo di Lei foglio, e gratissima le sono per avermi procurato la conoscenza del Signor Gar,2 il quale fu all’Istituto nel momento che mi trovavo dall’Eminentissimo Cardinale Patriarca, onde seco lui ringraziare Iddio per una nuova grazia ricevuta da una mia figlia,3 da grave malattia attaccata e prodigiosamente guarita per intercessione di S.ta Dorotea istantaneamente. Tosto mi feci dovere inviargli un viglietto, che mostrava il contento che avrei provato, se personalmente l’avessi potuto ringraziare per avermi favorito la di Lei lettera; e gli indicavo il tempo che mi avrebbe trovata nell’Istituto. Il seguente giorno, egli è venuto. L’ho informato di tutto ed assunse tenerci presenti al Gran Maggiordomo,4 ed assicurommi che è proprio beato in pensare che sua sorella5 viene da me ricevuta. Per la dote pure abbiamo pattuito. Lascio, per andare alle unioni di Murano. Ritornata dalle Congregazioni,6 sono stata dall’ottimo nostro Superiore.7 Colà ho avuto il piacere di nuovamente vedere il Signor Gar, che è tornato a dichiararsi felice, per poter collocare nell’Istituto sua sorella. Riguardo alle giovani, che la Signoria Vostra R.da venne pregata di esaminare,8 si ha col Signor Conte D. Luca stabilito accettare quelle ch’Ella credute avrà adatte, perché non mi fido di lui, essendo troppo facile a credere. Godo in sentire che fra poco tempo potrà darmene alcune. Io Le sarò molto grata e volentieri riceverolle, benché non abbiano la dote intiera, perché sono persuasa che le raccomandate da Vostra Signoria riusciranno a meraviglia. Se trovasse poi qualche bel talento, ed unisce testa quadra e buona salute, potrà riceverlo colla sola mobiglia ed il mantenimento, fintantoché saranno approvate per la terza classe elementare. Per non abusare di sua bontà, lascio pregandola non dimenticarmi a Dio, facendomi ricordare anche da chi Ella crede. Bacio rispettosa la sacra sua mano, supplicandola benedirmi Umilissima Devotissima Obbligatissima Serva e Cugina Suor Maria Rachele Guardini Venezia dall’Istituto di S.ta Dorotea il primo 7bre 1840
Al Molto Rev.do Signore Il Molto Rev.do Signor D. Antonio Ferrari Cappellano in Duomo a Trento
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1 ASDR, reg. I [pp. 209-210]. 2 Tommaso. 3 Suor Maria Rosa Sanfermo: cf. lett. nn. 330, 331. 4 Maurizio Dietrichstein. 5 Teresa Gar. 6 Il 1-9-1840, si tenne la riunione delle cooperatrici nella parrocchia di S. Pietro: cf. «Registro delle unioni mensili della Parrocchia di S. Pietro in Murano», cit., p. 4. Nella parrocchia dei SS. Maria e Donato fu tenuta il giorno 2: cf. «Pia Opera di S. Dorotea: Murano, Parrocchia dei SS. Maria e Donato», cit., p. 9. 7 Mons. Balbi. 8 Cf. lett. n. 320. In precedenza Madre Rachele aveva pregato il Ferrari di esaminare la giovane Guadagnini: cf. lett. nn. 182, 213. |
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