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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Signore,1 La lettera, che oggi ho ricevuta da mia sorella,2 è cagione ch’io impugni la penna, onde incomodare la Signoria Vostra Rev.da. Intendo dalla stessa ch’Ella ha approvato il consiglio che ricevette dall’ottimo mio Superiore3 a vantaggio suo.4 Veramente il modo, che scrive Irene, m’assicura della premura ch’Ella tiene per la sua anima, tuttavia prego la sua carità volerla compatire, se in avvenire daralle motivi più frequenti di meritare. Il dirigere anime, che tutte sentono le impressioni della misera umanità, come appunto è la povera mia sorella, è già merito. Non v’ha dubbio [che], dovendo l’educatrice sorvegliare tanto sul fisico che sul morale delle fanciulle, necessariamente avrà molte volte a sentire il peso di un tanto ufficio. Perciò la prego non istancarsi, ma le faccia sentire che non potrà mai zelare per la gloria di Dio, senza patire, avendo lo stesso Gesù consumato la sua vita, per mostrare l’amore che aveva pel Padre suo. Deve da ciò trarre maggiore premura per conoscere se stessa, onde avanzare nella cristiana perfezione. Questo mezzo la renderà dolce col suo prossimo, sofferente nelle contraddizioni e potrà, coll’aiuto di Dio, giungere alla felice sorte di consumare la sua vita per amor di quello, che morì sulla croce per noi. Le chiedo perdono della libertà e pregola ricordarmi a Dio particolarmente nel Santo Sacrificio, acciò si degni il misericordioso Iddio concedermi la grazia di camminare nella via, che desidero alla mia sorella. Favorisca salutarla e dirle che per la patente di maestra, quando è vicino lo scadere del tempo stabilito, dovrà fare una supplica per la rinnovazione di essa, la quale si presenta qui all’Ispettorato in Capo. Voglia sua gentilezza ricordarmi alla sua cara famiglia, mentre piena di rispetto bacio la sua sacra mano, dicendomi
Umilissima Devotissimia Obbligatissima Serva Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S.ta Dorotea Venezia il 18Settembre 1840
Al Molto Reverendo Signore Il Signor D. Carlo Trevisani Verona
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1 ASDR, reg. I [p. 217]. 2 Irene. 3 Mons. Balbi. 4 Cf. lett. n. 344. |
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