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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 372
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto R.do Padre,1

Questa mattina, ho avuto il piacere di personalmente riverire il R.do Sig. D. Agostinelli, il quale ho trovato abbastanza bene.2

Egli mi ha detto che bramava parlare con me, onde intendersela meglio, ed è disposto assistere la fondazione di Bassano, quando il Sig. Farina si attenga al progetto da Lei indicato fino dallo scorso anno.3

Non ho omesso un momento a scrivere al Sig. Professore il surriferito.4

La Sig.ria V.ra R.da, dopo aver trattato con Dio la cosa, disporrà ciò che crede.5

Monsignore6 sarebbe persuaso che l’Agostinelli mettesse le Maestre a Bassano, quand’anche non andasse d’accordo col Sig. Farina.

Mi ricordi alla sua cara Famiglia; riceva i complimenti di D. Antonio Provolo;7 non mi dimentichi a Dio Signore nel Santo Sacrificio.


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Piena di rispetto le bacio la sacra mano, pregandola della carità di benedirci

Umil.ma Dev.ma Obbl.ma figlia

                                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia li 25 Ottobre 1840

 

Al Molto R.do Sig.re

Il R.mo Sig. Co. D. Luca Passi

Missionario Apostolico
e Fondatore delle Suore di S. Dorotea
Bergamo

 




1 ASDR, reg. I [p. 237].



2 Cf. lett. nn. 366, 370, 376.



3 Cf. lett. nn. 76, 133.



4 Cf. lett. n. 371.



5 Nella fondazione di Bassano Madre Rachele desiderava unicamente la gloria di Dio e il bene delle anime, lasciando ai superiori la decisione sulle questioni particolari.



6 Balbi.



7 Nacque a Verona il 17-2-1801 da Stefano e Antonia Allegri. Divenuto sacerdote (18-12-1824), svolse il ministero sacro nella chiesa di S. Lorenzo in Verona, sussidiaria della parrocchia dei SS. Apostoli. Tenne missioni al popolo e corsi di esercizi spirituali. Nel 1830 cominciò l’assistenza ai sordomuti, ed aprì una scuola gratuita per artigiani poveri.

Collaborò a Venezia con Maddalena di Canossa per l’educazione della gioventù. Redasse un « Piano o schema di Regole » per i « Figli della Carità », congregazione che doveva essere parallela a quella delle Figlie della Carità fondata dalla Canossa.

Ritornato a Verona, fondò la Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti (ramo maschile) e la Compagnia di Maria per l’educazione delle sordomute (ramo femminile).

Fu sostenitore della Pia Opera. Il vescovo di Verona, mons. Giuseppe Grasser, lo scelse a far parte degli « assistenti e compagni » del can. Vitale Vitali per le visite alla Pia Unione di S. Dorotea, fiorente in diocesi fin dal 1824. Morì a Verona il 4-11-1842: cf. A. Micheloni, Provolo Antonio, in Dizionario degli Istituti di perfezione, vol. VII, Roma 1983, coll. 1065-1067.






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