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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 379
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Rev.mo Monsignore e Padre mio benig.mo,1

Eccomi, caro Padre, a soddisfare al desiderio della carità sua, dandole notizia di ciò che il Sig. Medico ha disposto.

Io gli ho detto avermi la Sig.ria V.ra R.da permesso di chiedergli l’assenso di alzarmi, aggiungendo che sto bene, ma con tutto ciò mi ha comandato di restare ancora in letto.

Io adoro questa suprema disposizione, che m’assicura della volontà di Dio, ed attendo dalla sua infinita carità tutto quello m’abbisogna, onde purificate vengano in questo esilio tutte le brutture dell’anima mia.

Per questo fine prego la di Lei bontà che, ad imitazione del buon Gesù, voglia soffrirmi, ed io coll’aiuto divino le prometto che pregherò l’amoroso Signore a donar a Lei pazienza, ed a me prontezza d’obbedienza, perché vengano in parte almeno mitigate le pene, ch’Ella per amor di Dio patisce, esercitando meco la sua carità.

Ieri, dopo partita la Sig.ria V.ra R.ma, è venuta da me nuovamente la Giovanna,2 la quale al pianto ha aggiunto tanti spropositi, effetti funesti del poco amor di Dio.

Io ho procurato confortarla, dicendole tutto quello che lo Spirito Divino in quel momento mi ha fatto sentire, ed ho concluso pregandola di fare divotamente una novena al buon Gesù Nazareno.

Ella, R.mo Padre, la ricordi nel Santo Sacrificio e le preghi


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che abbia a mutar volontà, inebriandola di Celeste amore, onde possa con questo dimenticare i gusti bestiali.

Lascio per non abusare della sofferenza di Lei, pregandola della carità di benedirmi ed ottenermi dalla cara nostra Mamma la grazia che, quando sto per cadere, mi prenda in braccio, ed allora sì sarò certa di mai disgustare l’amabilissimo suo Figlio e mio Gesù.

Piena di rispetto le bacio la sacra mano, ed ho l’onore di dirmi

Umil.ma Dev.ma Obbl.ma serva e figlia

                               Suor Maria Rachele Guardini

 

Dal letto l’8 Novembre 1840

 

A Monsignore Reverendissimo

Il Reverendissimo Monsignor Conte Roberto Balbi
Cavaliere della Corona Ferrea

S.P. Mani





1 ASDR, reg. I [p. 243].



2 Giordani: cf. lett. n. 388.






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