Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 389
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 363 -


389

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Monsignore R.mo,1

Per soddisfare al pio desiderio di Lei ho trascritto le lettere ch’ebbi dall’Eminentissimo Cardinale Patriarca2 dopo la partenza che fece l’ottimo nostro Istitutore Sig. Co. D. Luca Passi per la capitale del mondo.3

In facendogliele tenere, adempio ad un dovere e prego la bontà di Lei voler in questo riconoscere la carità del buon Gesù e l’umiltà del Sacro Pastore.

Desidero poi che, per illustrazione celeste, il Crocefisso nostro Amore lasci vedere alla Sig.ria V.ra R.ma di quanta miseria è pieno l’istrumento, a cui furono dirette. Ciò faralle prendere nuova lena, onde combattere tutte le astuzie che il nemico susciterà contro le opere dalla misericordia di Gesù alla carità di lei affidate.

Riguardo alla guarigione istantanea di Suor Maria


- 364 -


Rosa,4 potrà interrogare lo zelantissimo nostro Superiore Monsignor Balbi; io solo le dico che il Medico5 mi disse temere lo sfacelo per disordinamento intestinale.

Si consultò altro Professore,6 il quale ci fece brutta la cosa; ed il Medico supremo ad un tratto perfettamente la sanò.

Monsignore è stato, con un mio viglietto, avvertito ch’Essi si porteranno da lui questa sera. Sono certa che li attenderà con piacere. Egli abita in Marzerìa, sotto l’orologio, in calle dei Balloni.

Dimani, dopo le 7, mi troverò a S. Lorenzo.7 Le bacio la sacra mano e la prego benedirmi.

Favorisca presentarmi doverosa ai suoi rispettabili compagni e non mi dimentichino, per carità, al Signore

Umil.ma Dev.ma Obbl.ma serva

                                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia il 20 Novembre 1840

 

A Monsignore R.mo

Il R.mo Monsignor Teloni – S.P. Mani




1 ASDR, reg. I [p. 251]. Mons. Giovanni M. Teloni, nato a Treia il 10-12-1814, si prestò per la sistemazione in Roma della Frassinetti e delle sue due compagne, giunte da Genova. Diresse per qualche tempo (1858-59) l’Istituto agricolo di Villa Fontana, fraz. di Medicina (Bologna), che si ispirava al progetto di don Luca in favore dei giovani contadini. Si distinse per la sua grande carità; fu predicatore di missioni popolari. Ebbe rapporti di amicizia con don Luca.

La mattina del 20 novembre Teloni giunse alla casa delle Dorotee di Venezia con il sacerdote Paolo Baròla e il diacono conte De la Bouillerie: cf. lett. nn. 390, 394.



2 Ne è stata conservata una sola: cf. doc. n. 55.



3 Don Luca nel 1840 fu a Roma in marzo (cf. lett. n. 252, nota 6), in aprile (cf. lett. n. 271), in maggio (cf. lett. nn. 278, 279, 286, 287) e in giugno (cf. lett. n. 290).



4 Sanfermo.



5 Domenico Nardo: cf. lett. n. 340.



6 Tommaso Rima: cf. lett. nn. 322, 327.



7 Questa chiesa, fondata nell’809, fu poi data (841) alle monache benedettine, che la ricostruirono con l’attiguo monastero nel 1590 e la conservarono sino al 1810. Chiusa per la soppressione, venne riaperta nel 1817, destinata ad uso della Civica Casa d’Industria, che si stabilì nel monastero, e fu ufficiata da mons. Daniele Canal. I Domenicani, quando furono ripristinati in Venezia (1840), vi fabbricarono accanto un piccolo convento. Successivamente, ove era la Casa d’Industria furono raccolti i vecchi privi di mezzi di sussistenza, e la chiesa fu affidata ad un sacerdote con il titolo di rettore: cf. Stato personale del Clero della città ed archidiocesi di Venezia per l’anno 1890, cit., p. 62.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL