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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume III. LETTERE (1840).
    • LETTERE 1840. 3 gennaio – 31 dicembre. nn. 221–436.
      • 425
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Stimat.mo Sig.re,1

Ho inteso da mio fratello2 ch’Ella trovasi da qualche tempo a letto. Questa nuova mi riuscì spiacevole, conoscendo quanto giova alla sua famiglia la vigilanza di Lei. Qualunque però debbano essere le disposizioni della Provvidenza, siamo certi che, essendo noi nelle mani di Dio, Egli permette tutto ciò che ci è più vantaggioso.

Adori, adunque, rispettosamente la divina volontà ed altro non chieda ch’essa si adempisca sopra di Lei perfettamente.

Con questo abbandonamento Ella gusterà, in mezzo alle pene della sua malattia, quella pace che tra le delizie non trovano quelli che cercano di soddisfare i desideri del loro corrotto cuore.

S. Vincenzo de’ Paoli dice che nostro Signore si comunica continuamente a quelle anime che stanno fedelmente e costantemente unite alla volontà di Lui.

E S. Francesco di Sales dice che il nostro Signor Iddio si compiace di vedere l’anima pronta al suo divino volere, per cui, nell’atto che il corpo sta sopra la croce, dona all’anima l’autorità di chiedere con libertà ogni grazia guardandola come regina, perché fatta più simile a Gesù Cristo Crocefisso.

In questo momento tanto favorevole per Lei, non le spiaccia ricordare al Crocefisso Amante la povera anima mia,


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acciò sempre la guardi e mi doni tutto quello [che] m’abbisogna, perché possa eseguire fedelmente i doveri del mio stato, ed io le prometto che, per mezzo della nostra particolar protettrice S. Dorotea, le farò da Dio pregare la fortezza per soffrire, ed anche la guarigione, se ciò è migliore per l’anima sua e di tutta la sua famiglia.

Per intercessione di questa Santa abbiamo ottenuto un’istantanea guarigione ad una delle mie figlie,3 anzi a quella ch’Ella vide l’anno scorso in casa di mio fratello.

Noi cominceremo la novena la seconda festa del Santo Natale; Ella l’accompagni con tutti i suoi e tenga presso di sé la qui acclusa immagine, sempre volendo quello che a Dio piacerà.

Mi saluti la sua cara famiglia ed anche chi crede. Desidero che Dio Signore sparga sopra loro le più copiose benedizioni.

Se ha occasione, mi faccia salutare i miei, ed all’Illuminato dica che mi riservo rispondergli, per sapergli dire qualche cosa riguardo al Galetti

        Umil.ma Obbl.ma serva

                                     Suor Maria Rachele Guardini

 

Venezia il 22 Dicembre 1840

 

Allo Stimat.mo Sig.re

Il Sig. Giacomo Mantovani

Tirolo – Arco





1 ASDR, reg. I [pp. 275-276].



2 Illuminato.



3 Suor Maria Rosa Sanfermo: cf. lett. nn. 324, 330, 331, ecc.






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