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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mia diletta in Gesù Cristo,1 Dalla carissima vostra, 10 corrente, intendo che non avete ben inteso quanto l’ottimo nostro Fondatore Sig. Co. D. Luca Passi vi ha scritto2 riguardo alle due sorelle,3 che amano entrare in questo povero Istituto. Vi dirò, adunque, ch’egli intese dirvi una svanzica al giorno per cadauna, ben inteso che provviste sieno dei letti e di quello che abbisogna per la stanza. Nei primi 6 mesi della prova potranno vestire gli abiti loro; indi, corrispondendo alla vocazione loro, vestiranno l’abito delle Suore. Allora dovranno essere provvedute della mobiglia, che nominata troverete nella qui acclusa cartellina. Godo intendere che Dio benedice cotesta vostra utile congregazione.4 Voi, mia cara, sempre più animatevi onde vederla propagarsi, e chi sa che il buon Gesù non voglia consolarvi donandovi anche costì negli anni avvenire l’Istituto, che ha per iscopo di sostenerla e dilatarla. Pregate assai e fate pregare, mia buona Marina, acciò il misericordioso Gesù ci doni lo spirito che abbisogna per questa grande opera. Noi abbisogniamo d’una virtù straordinaria, onde corrispondere alle mire che Dio va manifestando. Cercate d’instillare nel cuore delle giovani aspiranti un grande amore all’interna mortificazione e ad una grande generosità con Dio, ed allora sì, vinceranno facilmente ogni diabolico tentativo. Presentatemi a tutti i vostri doverosa e gratissima, e pregateli ricordarmi al Signore. Nei Cuori di Gesù e di Maria credetemi
la Vostra Aff.ma in Gesù Cristo Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia li 17 Febbraio 1841
Alla Stimatissima Signora La Sig.ra Marina Marini Maestra
delle Scuole Elementari
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1 ASDR, reg. II, p. 18. 2 Il 3-2-1841: cf. P. Guerrini, Le Dorotee di Brescia, cit., lett. n.18, pp. 46-47. 3 Maria Teresa e Lelia Roberti. Don Luca le aveva incontrate a Brescia alcune settimane prima, e considerò provvidenziale quell’incontro fortuito: cf. la sua lettera del 3-2-1841 alla Marini. Ne ricevette una buona impressione, le giudicò idonee all’Istituto e ne ebbe sempre stima (cf. P. Guerrini, op. cit., lett. nn. 18, pp. 46-47; 22, p. 50; 177, p. 172; 381, p. 295). Non avendo ricevuto risposta dalla Marini, le scrisse di nuovo il 19 febbraio, temendo che la precedente fosse andata perduta: cf. ibid., lett. n. 21, p. 49. La Marini seguì le Roberti fino al loro ingresso nell’Istituto di Venezia: cf. lett. n. 462. 4 La Marini era cancelliera della Pia Opera a Brescia fin dal 1828 (cf. P. Guerrini, op. cit., p. 17). Su di lei « pesava tutto il lavoro di organizzazione, di direzione, di sorveglianza […], di scuotere, di raccogliere nuove energie, di fare nuovi proseliti alla buona causa »: ibid., p. 22. |
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