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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
R.mo Sig. Parroco,1 Eccomi a riscontrare la pregiatissima sua portante la data 28 decorso giugno, nella quale ho ritrovato i 50 fiorini abusivi, di cui Ella mi tiene discorso, cioè 15 dei quali servono per l’interesse dei 300 fiorini della Micheli,2 e gli altri 35 serviranno pel mantenimento della giovane Nicolodi,3 non essendo giusto che il padre della stessa sia obbligato a pagare il pro del capitale, fintantoché sua figlia riceve il tenue mantenimento. Io l’accerto che sono dispiacente in vederla così poco progredire; ma d’altra parte devo confessare che si applica seriamente. Nella speranza di poter maggiormente giovare alle sue parrocchiane, ho presentato un ricorso all’I.R. Ufficio Scolastico Elementare pubblico,4 ciò per vedere se l’unione di più idee atta fosse a facilitar loro l’intelligenza. Difatti, ottenuto questo permesso, tosto hanno cominciato ad approfittare, ma con tutto ciò dissemi anche la maestra essere impossibile che quest’anno sostenga la Nicolodi gli esami, per cui conviene rassegnarsi ed attendere pazientemente il prossimo. Resta adunque la dispiacenza al padre di doverle continuare la dozzina, ed a me quella di non potermene per ora servire, dovendo la poverina occupare per sé il tempo. La Micheli evvi speranza che, i primi del prossimo mese, possa sostenere gli esami, perciò è pregata la di Lei carità di farmi tenere la fede battesimale e quella di buon costume, sottoscritta dalla Sig.ria V.ra R.ma, nonché dal Capo del Comune, così il certificato medico, necessitando questi per essere ammesse agli esami. Chiedo perdono se le reco quest’incomodo, ma conosco il cuor suo, il quale si compiace in potersi prestare a vantaggio del suo prossimo. Speravo di poterle spedire una lettera che Sua Santità ha scritta ai fratelli Conti Passi,5 ma non è ancor ristampata; quando sortirà, mi farò dovere di fargliela tenere.6 Le carissime sue figlie meco si uniscono a baciarle rispettosamente la sacra mano ed a ringraziarla degli avvisi ch’Ella ha usato la carità di dar loro, e pregano che la Sig.ria V.ra R.ma chieda a Dio Signore la grazia di poterli esaurire fedelmente. Faccia grazia riverirmi chi Ella crede, raccomandandomi alle orazioni di quelle persone, a cui mi ricorderà rispettosa
Umilissima Dev.ma Obbl.ma Serva Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il dì 6 Luglio 1841
Al Reverendissimo Signore Il R.mo Sig. D. Giovanni Fronchetti Parroco
Zelantissimo e Decano
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1 ASDR, reg. II, pp. 74-75. 2 M. Chiara De Micheli. 3 M. Cecilia. 4 Forse si riferisce all’istanza dell’11-6-1841: cf. lett. n. 520. 5 Breve di lode della Pia Opera: cf. lett. nn. 481, nota 4; 521, nota 2. 6 Cf. lett. n. 559. |
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