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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Molto Rev.do Signore,¹

La gentilezza sua mi confonde. Grata sono alla di Lei memoria ed alla bontà di farmi sentire com’Ella si trova.

Godo siasi riavuto del penoso viaggio e dolcemente compensata venga delle pene, occupandosi a scrivere per far istampare le glorie della nostra tenera ed amorosissima Madre.

Oh quante grazie mi vennero per mano della Madonna! Scelsi questa gran Madre fin dalla mia giovinezza, onde condottiera mi fosse nel gran tragitto che far io debbo per giungere ad unirmi per sempre con Essa.

Viva era la mia brama di seguirla fedelmente; ma, oh Dio! molte volte mi allontanai, ed Ella pietosa in braccio mi prese, perché debole mi vedeva. E ciò non bastò; accarezzare mi fece dal diletto suo Figlio, per cui presa dal suo amore altro non chiesi che santo amore, il quale viene provato di quando in quando per vedere se è puro. In tali momenti Maria mi conforta.

Questa ingenua confessione impegni la carità di Lei a sempre più pregare, acciò non abbia mai a venir meno la confidenza mia nella Madonna, ma si consumi tutto il mio cuore dell’amor per Gesù e Maria.

L’interessamento, ch’Ella ha mostrato pel nostro povero Istituto, fa che io mi procuri il piacere di lasciarle sentire che l’eccelsa Donna, la piissima Imperatrice, senza eccitamento

veruno, dirò adunque ispirata, ha mandato un nuovo soccorso di 100 napoleoni d’oro, con bella lettera, al nostro Istituto.²

Giunsero questi in un momento che ne avevo proprio bisogno per l’acquisto di una Casa, onde estendersi un poco.³

Ella ringrazi per noi il buon Gesù, e preghi la Madonna tenerci sempre sotto il suo manto; ed io Le prometto tutti i giorni un’Ave Maria in Comunità.

Favorisca di presentarmi doverosa al R.mo Sig. Arciprete⁴ dei Santi Apostoli, ed a sua Sorella. Se vede l’Irene,⁵ farà grazia di salutarla per me

                           Umilissima Dev.ma Serva

                                     Suor Maria Rachele Guardini

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il dì 9 Agosto 1841

Al Molto R.do Signore

Il Molto R.do Sig. D. Agostino Zanella

Verona