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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 558
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

 

Molto R.do Padre,1

Oh come la volontà del Signore è sempre amabile! Sì, dessa basta per raddolcire le pene tutte che sente la povera umanità.

Io riprendo dopo molto tempo la penna, per lasciar sentire al mio buon Padre che l’amabilissimo Gesù mi ha riserbata nell’esilio, affine di provarmi con nuovi modi.2

Sì, l’anima mia non desidera che Gesù; e veduto ho vicino il momento di giungere a possederlo eternamente, ma così non fu.

Eromi poi consolata, perché come bambola credevo dover restar nell’esilio. Oh beate ore che la mia lingua proferir altro non poteva che balbettando i nomi dolcissimi di Gesù e di Maria! Ma che! Troppo sentivo di piacere, per cui ho creduto dover ciò partecipare sopra la carta al Direttore dell’anima mia, cioè all’ottimo nostro Superiore,3 il quale tosto m’impose di chiedere a Dio che lasci per un poco di giuocare, onde ridonarmi la favella e la salute.

Contro mia voglia sì, ma per obbedire pregai, e vennemi data ben presto la facoltà di parlare, nonché dal letto esaurire in parte ai miei doveri.

Ora mi alzo, ma mi è vietato il sortire, così più tempo


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restami per ringraziare Iddio del nuovo beneficio compartitomi, e d’avermi fatto negare la mia volontà in ogni modo, affine per mezzo della sua più facilmente giunga a quella meta da me sospirata, cioè alla beata unione con Lui, che in fede potrà più presto avvenire, quanto più pronta sarò in corrispondere col mio annientamento.

Serve non poco a purificarmi il silenzio loro. Confesso la mia miseria; io non posso pensare alla rispettabile sua Famiglia senza che forti palpiti m’assalgano il cuore, per cui spesso al buon Gesù offro l’afflizione mia e prego per tutti; ma la povera mia umanità ne sente grande il peso e, trovandosi com’è così indebolita, patisce in silenzio.

Io la prego, Padre mio, dica sinceramente alla sua figlia come stanno nella salute, perché impresso io ho ch’Ella sia ammalato.

E la povera Donna Annetta4 che fa? Buone sono le mie speranze per parte del cerebro, ma temo qualche altra malattia.

Per carità, si facciano tutti animo! Dio ha veduto che forse qualche momento la Famiglia loro poteva (perché viveano nella santa dilezione dell’amore) affezionarsi di qualche anima troppo debile il cuore; volle Dio disingannarla per più a Lui legarla, e mostrolle che non evvi sulla terra felicità.

Sia Egli benedetto che così ha permesso, e voglia, per sua infinita misericordia, donare a loro tutto quel sostanzial bene, che abbisognano in questi momenti di prova.

La Sig.ra Melchiori5 verrà tra noi pei Santi Esercizi, indi condurrà seco le due Suore.6 La stessa vuole anche ora si conservi


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silenzio,7 quantunque Monsignor Vescovo8 ne sia persuaso.

Io credo bene di scrivere ciò a Vicenza,9 ma senza nominare la persona benefattrice, perché potrebbero altrimenti lagnarsi meco della poca confidenza.

Il Gran Maggiordomo Dietrichstein mi ha scritto di nuovo. Mi indica il piacere provato dall’Imperatrice per le espressioni che ho mostrato di riconoscenza, e s’interessa per la giovane Gar.10 Ho risposto dal letto,11 e spero pei Santi Esercizi ch’Ella vi sarà. Le raccomando l’Oratore.12

Lascio, perché sono stanca, baciandole la sacra mano e pregandola presentarmi doverosa a tutti di sua rispettabile Famiglia, ed in particolare al Signor Co. D. Marco.

Faccia la carità di benedirci, mentre piena di rispetto ho l’onore di segnarmi

Umilissima Dev.ma Obbl.ma Figlia

                                 Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 24 Agosto 1841

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi
Bergamo




1 ASDR, reg. II, pp. 99-100.



2 Era stata colpita da una paresi: cf. lett. n. 581.



3 Mons. Balbi.



4 Cf. lett. nn. 525, 540, 545, 547, ecc.



5 Teresa Fassina.



6 Per la fondazione in Padova.



7 Cf. lett. n. 390.



8  Modesto Farina: cf. lett. n. 547.



9 Cf. lett. n. 561.



10  Teresa.



11 Cf. lett. n. 555.



12 P. Angelo Taeri.






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