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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto R.do Padre,1 Ieri sera il Molto R.do Padre Taeri giunse felicemente tra noi e si trova bene.2 Egli ha tosto parlato della fondazione di Valcamonica.3 Mi ha fatto facilmente conoscere quanto quella importa. Ella, caro Padre, conosce la Rachele ed il cuore della stessa; perciò le dico che l’umanità sua si opporrebbe in questo momento, attesa la pochezza degl’individui atti a sostenere fondazioni; ma il cuore, che non è suo ma di Gesù, offregli tutto quello ha di buono, contentandosi di novellamente affaticare, per poi privarsi, affine di dargli un attestato di quell’amore che vorrebbe possedere; ma basta così, perché di più non mi è permesso dire. Abbiamo dunque concertato col caritativo Padre Taeri che la Sig.ra Cocchetti4 venga più presto sia possibile tra noi. Se la conosceremo atta per ritornare a Cemmo, in 9bre ella partirà; caso contrario, darò a Cemmo una Maestra, che supplisca alla Signora suddetta, ed anche la Micheli5 come Superiora, col patto che, instituita la Sig.ra Cocchetti, possa ritirare uno degl’individui che le daremo. Le raccomando di usare tutta la prudenza, onde ben regolate sieno le cose, cioè che i documenti sieno fatti in regola, perché non bastano le belle disposizioni. Siamo mortali, dunque parmi prudenza disporre tutto cautamente. Riguardo poi alla Sig.ra Erminia,6 ella troverà sempre la porta dell’Istituto aperta per lei. Il R.do Padre Taeri mi ha pure parlato della giovane Gavazzi7 di Lonato, ed abbiamo determinato che al suo ritorno deciderà la cosa. Lascio, pregandola di presentarmi doverosa a tutti della cara sua famiglia ed ai R.di di Calcinate.8 Usino tutti la carità di pregare Dio per me. Al Sig. Co. D. Marco dica che sento gratitudine per le lettere, che ha scritte alle novizie. Ziller, Micheli e Dorotea hanno sostenuto gli esami. La Ziller si è confusa, per cui mutarono l’esame, cioè invece della terza Classe la esaminarono per la seconda. La Baroldi9 non li ha potuti sostenere, perché ammalata. Piena di rispetto, le bacio la sua sacra mano, e la prego della carità di benedirci Umilissima Dev.ma Obbl.ma Figlia Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il dì 19 7bre 1841
Al Molto Reverendo Signore Il Molto R.do Sig. Co. D. Luca Passi – Bergamo
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1 ASDR, reg. II, pp. 112-113. 2 Cf. lett. n. 574. 3 Cemmo: cf. vol. I, pp. 237 ss. 4 Asteria Annunciata nacque a Rovato (Brescia) il 9-5-1800 da Marco Antonio e Giulia Albarelli. Rimasta orfana a sette anni, fu educata dalla nonna paterna Annunciata Campana. Nella prima giovinezza, si dedicò alle ragazze povere, per le quali aprì una scuola nella sua casa. A 22 anni prese la patente di maestra e fu assunta nella scuola comunale di Rovato. Dopo la morte della nonna (1823), per le insistenze dello zio Carlo Antonio Cocchetti, nel 1825 si recò a vivere presso di lui a Milano. Conservò però i contatti con l’ambiente religioso di Brescia, con don Luca e don Marco, che la guidarono alla vita religiosa. Nel 1831 da Milano passò a Cemmo, dove Erminia Panzerini dirigeva una scuola. Ivi aprirono anche un convitto. Falliti i tentativi di entrare fra le Canossiane e sorto ormai l’Istituto delle Dorotee in Venezia, Annunciata ne chiese le Regole. Ella era già impegnata nella Pia Opera. Maturò così l’idea di divenire suora dorotea: cf. lett. di don Marco alla Marini, 19-11-1839, in P. Guerrini, Le Dorotee di Brescia, cit., n. 9, pp. 40-41. Nell’agosto del 1842, entrò nell’Istituto di Venezia. Dopo la vestizione, ai primi di ottobre, da Madre Rachele fu accompagnata a Cemmo e nominata superiora della casa. Ricoprì questo incarico fino alla morte (23‑3‑1882). È stata beatificata il 21-4-1991. 5 Suor M. Chiara De Micheli: cf. lett. n. 604. 6 Panzerini, nata a Cedegolo (Brescia) il 19-4-1790 da Francesco e Anna Marta Gaioni. Di carattere fermo, incline alla pietà e alla mortificazione, sin da giovane si dedicò all’educazione delle fanciulle. Nel 1831 il cugino don Vincenzo Panzerini le affidò la direzione della scuola in Cemmo. In quello stesso anno si affiancò a lei Annunciata Cocchetti. Esse coltivarono una comune vocazione religiosa. I tentativi, favoriti da don Luca e da don Marco, di una fondazione canossiana in Cemmo non ebbero risultato. La sintonia spirituale di Annunciata con i Passi, la linea simile seguita dall’istituto educativo di Cemmo e l’impegno nella Pia Opera, indussero la Cocchetti e la Panzerini a chiedere l’ammissione all’Istituto delle Dorotee di Venezia. La Panzerini non fece in tempo ad entrarvi, perché colpita dalla morte (2-5-1842). Nel testamento lasciò alla superiora pro tempore delle Dorotee di Venezia un legato in favore di Cemmo (cf. doc. n. 78); [T. Pilatti], Madre Annunciata Cocchetti, cit., pp. 108-110, 122-125. 7 Margherita, figlia di Giuseppe e di Regina Girelli. Era sorella della cognata del Cerabotani. Entrò nell’Istituto di Venezia e prese il nome di suor Caterina. Morì a Venezia il 26-12-1847 all’età di 27 anni. 8 Cf. lett. n. 80, nota 9. 9 Angela. |
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