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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 585
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585

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Eminenza,1

La fortuna, che ho di godere del patrocinio di Vostra Eminenza, fa che io usi ogni diligenza, onde non rendermi di questa indegna, per cui metto in esercizio la sua bontà, annunciandole come la funzione, da Monsignor Vicario2 in sua vece sostenuta, abbia avuto effetto; io non so però tacerle che la dolce speranza di essere onorata da Vostra Eminenza il prossimo anno ha addolcito la pena, che sentiva il mio cuore per esserne privato.

Monsignore ha cominciato la funzione coll’accettazione di quattro giovani maestre,3 due delle quali sono destinate per Padova.4

Indi ha celebrato la Santa Messa, ed alla Comunione si legarono coi voti le quattro giovani suddette, e li rinnovarono le Suore, eccettuata una che nel corso dell’anno non corrispose tanto fedelmente, ma io spero nel mio Gesù (che ho tanto pregato anche questa mattina per Vostra Eminenza) ch’ella si fortificherà, e potremo nel prossimo anno esultare per aver riavuto la pecorella, che lassa si fermò nel suo corso.


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Compita la Santa Messa, ascoltammo il Signore, che così ci ha parlato per bocca di Monsignore: «Ego elegi vos […] ut fructus afferatis; et fructus vester maneat».5

Oh bontà di Dio! eleggere una creaturella ed innalzarla fino al grande onore di essere sua sposa! Io non so pensare a sì tanto bene senza confondermi e dirgli più col cuore che colla lingua: mio buon Dio! io non avrei mai potuto venire a voi, se non mi aveste tirata, e non potrò continuare ad ascendere il gran Monte, se voi, bontà infinita, non mi soccorrete.

Vostra Eminenza mi preghi, per carità, l’accrescimento nel santo amore e la santa perseveranza.

Al più tardi, ci ha riunite onde annunciarci le cariche, che io mi faccio dovere di significarle: Superiora la misera scrivente; Maestra delle Novizie e prima Assistente Maria Rosa Sanfermo; seconda Assistente Maria Luigia Roberti; Economa Maria Chiara Micheli; Assistente alla Maestra delle Novizie Maria Giacinta Fabiani;6 Sacrestana e correttrice della Superiora Maria Margherita Marzari.

In quest’occasione Monsignore ci ha novellamente eccitate a condurre una vita irreprensibile.

Io spero che l’Eminenza Vostra si degnerà di aggradire questo riverente tributo, che parte dal cuor mio.


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Ossequiosa, le bacio il Sacro Anello nell’atto che ho l’onore di segnarmi

     Umilissima Dev.ma Obbl.ma
                                   Serva ed indeg.ma Figlia

                                     Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia li 28 7bre 1841

 

A Sua Eminenza

L’Eminentissimo Cardinale Patriarca Jacopo Monico
Consigliere Intimo, ecc.
Venezia

 





1 ACPV, sezione moderna, Religiose: Suore Dorotee; ASDR, reg. II, pp. 120-121.



2 Balbi.



3 Suor M. Chiara De Micheli, suor Maddalena Ziller, suor M. Luigia Roberti e suor Marianna Roberti.



4 Ziller e Marianna Roberti: cf. lett. nn. 595, 596.



5 Gv. 15,16.



6 Al secolo Caterina, figlia di Andrea e Giacoma Bettini. Era delle Figlie dell’Addolorata; morì a Venezia il 19-4-1844, all’età di 60 anni: cf. «Registro Morti», III, p. 42, n. 2, APTV. Fu la «prima Sorella» dell’Istituto di Venezia a tornare alla casa del Padre. Madre Rachele, edificata dalla sua pia morte, ne diede l’annuncio alle case di Vicenza, Genova, Bologna, Cemmo e Roma, esaltandone l’umiltà, la carità, l’obbedienza, e chiedendo suffragi: cf. lett. nn. 841, 843, 844, 845, 847.






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