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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 593
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Stimatissimo Sig. Carlo,1

Oh quanto sono belle quelle immagini, ed i libri, che Ella si è preso l’incomodo di spedirmi! Il pregiatissimo Sig. Carlo trova sempre nuovi modi, per accrescere nel mio cuore le obbligazioni. Desso non ha mai scordato la gratitudine per tutto quello che ha ricevuto, e s’accresce intendendo quello che va facendo, perché aperta venga in cotesta sua cara città una delle nostre Case.

Io veggo in Lei avverarsi ciò che dice S. Vincenzo de’ Paoli che «quanto più l’anima cresce nel santo amore, cresce nella stessa l’amore alle umiliazioni ed ai patimenti».

Dio non guarda il materiale delle azioni, ma la grandezza del cuore, con cui vengono operate. Perciò torna utile che le opere del Signore soffrano indugi. Egli va perfezionandole per mezzo della santa pazienza, e sa benissimo vegliare, acciò abbiano l’effetto desiderato.

Oh bontà di Dio! Non si può pensare a quell’Ignem veni mittere in terram, et quid volo nisi ut accendatur?2 senza sentirsi vestire da quel fuoco, che facile rende ciò che impossibile sembrava.

Giacché il Molto R.do Padre Angelo Taeri favorisce di portarle questa mia, lascerò ad esso il merito di raccontarle la nostra sacra funzione, avvenuta la giornata del 28, solo le dirò di aver in quella desiderato l’ottimo Sig. Carlo Manziana


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e l’amabile sua nuora,3 alla quale favorirà dir tante cose per me; alla sua piccola nipote poi dica che, quando verrò a Brescia, mi ricorderò la Pua.4

Non mi dimentichi, la prego, nelle fervorose sue orazioni; mi ottenga proprio dal buon Gesù la grazia di tutta, tutta consumarmi per amor suo.

Le giovani, ch’Ella ha usato la carità di accompagnare,5 stanno bene e ricordano spesso la carità da Lei ricevuta.

Sabato partirò per Padova,6 e resterò colà fino alla giornata del 16 del prossimo mese, onde iniziare due giovani7 a seminare in quel vasto campo.

Lascio per non abusare della sua bontà, pregandola presentarmi rispettosa a Monsignor Vescovo8 di costì, ed a chi Ella crede.

Piena di stima, ho l’onore di segnarmi

                         Umilissima Obbl.ma Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di Santa Dorotea

Venezia il dì 30 Settembre 1841

 

Allo Stimatissimo Signore

Il Sig. Carlo Manziana – Brescia





1 ASDR, reg. II, p. 127.



2 Lc. 12, 49.



3 Caterina Nember.



4 Bambola.



5 Margherita Cola e Carolina Grandi: cf. lett. n. 567.



6 Il 2 ottobre.



7 Suor Maddalena Ziller e suor Marianna Roberti.



8  Carlo Ferrari.






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