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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 599
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Signore,1

Io spero che a quest’ora Ella avrà inteso dal Molto Rev.do Padre Taeri quanto abbiamo stabilito riguardo alla giovane Margherita Gavazzi, ma nell’incertezza che ciò sia, mi faccio piacere di lasciarle sentire che il Rev.do sunnominato ha parlato molto in favore della giovane, perciò se io non abbisognassi pel ricevimento che della bontà, prontamente la riceverei, ma essendovi molte ricerche pel nostro Istituto, trovomi nella necessità di vedere che quelle, che sentono la vocazione di unirsi a noi, fornite sieno dello spirito forte, e capaci presto si rendano di essere maestre approvate.

A tal fine ho incaricato il R.do Taeri, acciò faccia un esame particolare alla giovane, la quale trovata capace dello sviluppo intellettuale, per la bontà del suo cuore verrà ricevuta, benché manchi del compimento della dote, e ciò alle presenti condizioni. Primo, che la giovane al suo entrare sia provveduta di quanto le è necessario pel personale, nonché biancheria per la tavola; indi sia disposta di studiare, finché diventa capace di sostenere gli esami quale maestra; giunto questo momento, sia dessa provveduta di quanto richiede la vestizione, per la quale si spende meno che i mondani per una sposa terrena.

Per facilitarle adunque l’entrata, così restammo d’accordo col Rev.do interessato che verrà sostenuta col solo livello della dote nominata di 2000 e forse 2500 A.e, le quali, al


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momento della vestizione, desidero sieno consegnate all’Istituto.

Succedendo poi, che Dio non lo permetta, che la giovane non si trovasse contenta dell’Istituto, oppure lo stesso di lei, corrisponderà, pel tempo in cui stette, una lira austriaca al giorno, senza ulteriori incomodi.

Ella non mi dimentichi, per carità, al Sacro Altare; disponga con le preghiere il Cuore di Gesù a versare sopra questa miserabile le sue benedizioni.

Rispettosa, Le bacio la sacra mano, ed ho l’onore di segnarmi

                          Umilissima Dev.ma Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 11 Ottobre 18412

 

Al Molto Reverendo Signore

Il Rev.do Sig. D. Giuseppe Cerabotani

Lonato di Brescia

 

Da Padova, dove mi trovo, per mettere qualche granello di semenza con due figlie, che qui resteranno; Ella potrà rispondermi a Venezia, essendo incerta del tempo che ancora mi resterò in questa città.





1 ASDR, reg. II, p. 132.



2 Pur trovandosi a Padova, Madre Rachele nella data pose Venezia, forse per indicare che la risposta doveva essere indirizzata a Venezia, come spiegò nella postilla.






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