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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1841. 4 gennaio – 29 novembre. nn. 437–617.
      • 606
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606

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Rev.do Padre,1

Ella non può immaginarsi quanto penoso mi sia riuscito il dover lasciar partire la Sig.ra Cocchetti, dopo ch’ella intrapreso aveva il viaggio nella certezza di condur seco le due Suore.

Non sarà nuovo alla Sig.ria V.ra quanto forte io dicevo: non lascerò partire le Suore, se non veggo ben concertate le cose, per cui gl’individui non abbiano a trovarsi nella dura necessità di fare qualche figura, lasciando forse in altro tempo quel luogo.

Ciò avevo ripetutamente scritto al Sig. C. D. Luca,2 quando la stessa Cocchetti mi dice avergli detto che uno può mantenerlo, ma non il secondo.

Ella, che riflette senza trasporti, chiaramente conoscerà essere imprudenza il pretendere di fare una fondazione cotanto in aria.

Io sono, per disposizione divina, costituita madre di queste creature, che per amor di Dio qui si unirono. Desse adempire devono il voto dell’obbedienza, ed io debbo aggiungere quello della prudenza, perché le necessità del corpo non abbiano a far loro perdere lo spirito.3


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Dalla Sig.ra Cocchetti avrà inteso che io sono disposta di usarle tutte le indulgenze possibili, quando si concordino con lo spirito del nostro Istituto.

Questa mattina, avevo determinato di portare il Sacro Cuore, da Lei stabilito, alla Marovich,4 ma un residuetto di febbre, che ieri ho portata in piedi, me lo impedisce.

Maria Rosa5 è ancor tormentata dalla quartana. Dessa spera che un decotto, che ora prende, gliela farà passare; le altre stanno tutte bene, ed io sono contenta del mio malstare, anzi ringrazio Iddio, che mi concede la grazia di poter agire.

Tutte le Suore ed anche le ragazze meco si uniscono a baciarle la sacra mano, e la preghiamo di benedirci

                         Umilissima Obbl.ma Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il dì 2 9bre 1841

 

Al Molto Rev.do Padre

Il Rev.do Padre Angelo Taeri
Brescia





1 ASDR, reg. II, p. 136.



2 Cf. lett. nn. 575, 605.



3 Madre Rachele sente la responsabilità del suo ufficio e se l’assume chiaramente. Ella non vuole che preoccupazioni materiali abbiano ad influire negativamente sullo spirito delle suore.



4 Cf. lett. n. 604.



5 Sanfermo.






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