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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima in Gesù,1 Dopo essere stata per qualche giorno in riposo, impugno la penna, onde scrivere alla mia Teresa di Gesù, alla quale partecipo che l’Amante suo e mio si è degnato di tenermi vari giorni più strettamente a Lui unita, fermandomi a letto; ed io ero contenta di soddisfare così all’amabile sua volontà. Questa sua visita volle rendermela più gradita l’industrioso Amante, mostrandomi della sua predilezione l’effetto; colse l’egual momento per esercitare la pazienza di Maria Rosa,2 la quale trovasi ancora obbligata di stare sopra il letto, e ciò per infiammazione. Tre volte le hanno levato sangue; ora sembra che vada migliorando. Ella, carissima in Gesù, può immaginarsi che cosa detto avrebbe la povera mia umanità, se lecito le fosse stato lagnarsi, ma nella misericordia del Signore lo spirito per essere suo molto superiore alla prima godeva, per cui sorrideva essa pure, guardando zitta zitta l’effige del Crocefisso Amante. In questo tempo ebbi dalla Marietta Francolin la cara sua, annunciante l’apertura delle Scuole. Io ho replicatamente benedetto il Signore, e dal letto L’ho pregato di spargere sopra quelle abbondanti le sue benedizioni. M’assicuro che agli Ognissanti3 avrà cominciato anche la Pia Opera, conoscendo Ella pure quanto questa importante sia, onde adempiere allo scopo del nostro Istituto. Questa cosa le raccomanda pure il Superior nostro,4 che tanto la riverisce, come di vedere che la Ziller vada e venga dalla scuola con persona che abbia età matura. Io l’ho assicurato ch’Ella saggiamente avrà pensato a ciò, ma vuole ch’io nonostante scriva. Mi lusingo che Monsignor Scarpa avrà tenuto la sua convocazione, e che i Signori Parrochi si disporranno per organizzare la Pia Opera. Voglia Iddio Signore conceder loro le consolazioni, che gustano tanti zelanti coltivatori nella vigna del Signore, benché potranno forse anche più meritare, se li priverà di queste. In quest’oggi ho avuto la cara visita della Sig.ra Maddalena Francolin, la quale tanto la riverisce. Favorisca presentare i miei doveri a Monsignore Reverendissimo, e lo preghi di non iscordarsi della povera mia anima. Mi riverisca il suo caro marito,5 ed a lui ricordi ciò che ripetutamente mi promise. Tanti saluti alle nominate nell’altra mia, nonché alle Suore. Dica per noi tante cose, ma più di tutto raccomando di essere diligenti nell’esecuzione dei loro doveri. Non mi scordi nelle sue orazioni, ch’io pure ciò faccio per Lei. Piena d’affetto, mi dichiaro di Lei Aff.ma sorella in G.C. Suor Maria Rachele Guardini Il giorno 13 9bre 1841
Alla Stimatissima Signora La Sig.ra Teresa Melchiori – Padova
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1 ASDR, reg. II, p. 139. 2 Sanfermo: cf. lett. n. 608. 3 Parrocchia di un quartiere tra i più poveri della città. 4 Mons. Balbi. 5 Marco Melchiori. |
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